Rassegna Stampa TP: Il voto in Sicilia, le conferme di Alfano, l’ironia di Monti.

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Oggi i maggiori quotidiani dedicano ampio spazio ai risultati delle elezioni siciliane che hanno visto vittorioso il candidato Pd-Udc, Rosario Crocetta con il 30,7 % dei voti. Staccato di 5 punti il candidato Pdl, Nello Musumeci (25,6 %). Grande successo per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo; il suo candidato, Giancarlo Cancelleri ha raccolto il 18,1 % dei voti. Inoltre il M5S risulta essere il primo partito in Sicilia. Il vero vincitore di queste elezioni però è stato l’astensionismo. Infatti più di un elettore su due non si è recato ai seggi. Il vincitore Crocetta esulta: “Sono la rivoluzione”. Il segretario Pd, Pier Luigi Bersani è entusiasta: “In questo risultato vedo la possibilità di un cambiamento vero”. Il leader Udc Casini rilancia l’alleanza tra progressisti e moderati. Il segretario Pdl Alfano: “Abbiamo perso perché i moderati erano divisi”. Grillo: “Io capo politico e garante”. Francesco Verderami (Corriere) evoca la sindrome greca “Voto frammentato spunta la sindrome greca”. La Stampa cita la previsione dei sondaggisti: “L’astensione farà volare Grillo”. Il Sole 24 Ore commenta: “Rischio default e ingovernabilità”. Gian Antonio Stella sul Corriere scrive: “l’antipolitica alla prova del Palazzo”. La Stampa evoca “una santa alleanza per fermare” i grillini. Travaglio sul Fatto Quotidiano parla di “sorpasso con la retromarcia”. Giannini su Repubblica considera l’exploit del M5S come “un’onda anomala”. Libero invita ironicamente a mettere una “Crocetta sul Pdl”. Ma è l’astensionismo a tenere banco sui giornali. Il Messaggero titola: “Il non voto e il messaggio nazionale”. Marco Tarquinio su Avvenire scrive: “Bisogna capire il vuoto”.

Da leggere:

La Repubblica: Taglierò consulenze, caccerò manager e con me Cosa Nostra farà le valigie (intervista a Rosario Crocetta)

Il Manifesto: Una vittoria sulle macerie (commento di Valentino Parlato)

Il Foglio: Crocetta vince ma a decidere saranno ancora Lombardo e i suoi

Altre notizie. Il segretario Pdl, Angelino Alfano, dà un colpo al cerchio e uno alla botte durante la conferenza stampa di ieri. “Sostegno a Berlusconi e altrettanto leale appoggio a Mario Monti” dichiara Alfano che poi aggiunge “Non sono mai stato sconfessato. Le mie idee sono largamente condivise nel partito”. Il Giornale titola “Quid o Morte”. Il Corriere rivela: “Gelo di Berlusconi. Ma scatta la tregua”. Per il Giornale invece il Cav starebbe pensando ancora “ad una sua lista”. Secondo il Foglioil Pdl non sbanda”. Per Repubblica invece “il Cavaliere è stanco”.

 

Durante l’incontro bilaterale con il premier spagnolo Mariano Rajoy, il presidente del Consiglio Mario Monti risponde indirettamente alle dichiarazioni di fuoco di Berlusconi rilasciate sabato scorso a Villa Gernetto. “Lo spread è risalito per colpa delle minacce di Berlusconi? Non avevo pensato a questa ipotesi, ci rifletterò” chiosa Monti che poi aggiunge: “Io e i miei ministri non possiamo sentirci minacciati perché nessuno di noi ha chiesto questo posto”. Repubblica rivela i timori di Monti: “Bisogna evitare che il governo venga paralizzato da Berlusconi”.