Letta incassa la fiducia alla Camera con 453 sì e 153 no

Con 453 sì a fronte di 153 no e di 17 astensioni Enrico Letta incassa la fiducia alla Camera. Domani tocca al Senato.

Enrico Letta inizia il suo discorso di insediamento alla Camera ringraziando il presidente Napolitano “per lo straordinario spirito di dedizione per la nostra Nazione con il quale ha accettato il secondo mandato. Scelta eccezionale perché tale è il momento che Italia e Europa stanno vivendo”. Il neo premier ringrazia anche l’ex segretario democratico  Pier Luigi Bersani che lo “ha sostenuto lealmente e con generosità”.

Situazione economica ancora grave – Letta sottolinea come la situazione economica in Italia sia “ancora grave”.  E rimarca come l’Europa debba “tornare ad essere motore di sviluppo sostenibile soltanto se si apre”. Per questo motivo farà un unico viaggio in cui visiterà “Bruxelles Berlino e Parigi per dare un segno che il nostro è un governo europeo ed europeista”. Alle cancellerie europee e alla Ue, Letta chiederà “maggior integrazione per un’Europa federale”.

Rispetteremo impegni con Europa – Il tono di Letta è grave, come grave è la situazione di crisi economica in cui versa l’Italia. E lo sottolinea nel linguaggio che usa. “Un linguaggio sovversivo della verità”. Letta ammonisce il Parlamento spiegando che la nascita di questo governo rappresenta “l’ultima opportunità data alla politica” dal popolo italiano. Per Letta “di solo risanamento l’Italia muore. Non c’è quindi tempo da perdere”. Il neo premier ringrazia “il grande sforzo di Monti” che è stata la “premessa per la crescita”. Letta spiega poi cosa rimarcherà in sede europea. “Nelle sedi europee individueremo le strategie per arrivare alla crescita senza compromettere il risanamento della finanza pubblica, l’Ue è in crisi di legittimità proprio quando i cittadini ne hanno bisogno”. Verranno quindi rispettati gli impegni presi con l’Europa. “Il mantenimento degli impegni presi con il Def è necessario ad uscire quanto prima dalle procedere di disavanzo eccessivo e recuperare spazi di manovra per i vincoli che dobbiamo rispettare. La riduzione fiscale senza indebitamento – spiega Letta –  sarà un obiettivo continuo e a tutto campo”

Stop a Imu a giugno – “Bisogna superare l’attuale sistema di tassazione della prima casa, intanto con lo stop ai pagamenti di giugno per dare il tempo a governo e Parlamento di elaborare insieme ad applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie soprattutto quelle meno abbienti” ha affermato Letta incontrando l’applauso del Parlamento. “Inoltre – aggiunge Letta – bisogna ridurre le restrizioni ai contratti a termine, aiuteremo le imprese ad assumere giovani a tempo indeterminato in una politica generale di riduzione del costo del lavoro. Non bastano gli incentivi monetari”.

Questione giovanile drammatica – “Scommettete su cose grandi ha detto ieri Papa Francesco ai giovani. Abbiamo strumenti per aiutarli, perchè quella giovanile é questione drammatica, bisogna pensare alla rabbia di chi non studia nèlavora, a quanti bambini non nascono in Italia per la precarietà delle scelte dei giovani genitori. Non è demografia è una ferita morale, non devono esistere generazioni perdute. E’ un suicidio della nostra economia rinunciare a investire sui giovani” ha affermato il premier.

Meno burocrazia – “La burocrazia – spiega Letta – non deve opprimere la creatività degli italiani, bisogna rivedere l’intero sistema delle autorizzazioni per snellire le procedure. Bisogna avere fiducia in chi vuole investire e creare posti di lavoro, i sacrifici non possono essere chiesti sempre ai soliti noti”.

Parola Equitalia non faccia più paura – “Coniugare una ferrea lotta all’evasione con un fisco amico dei cittadini senza che la parola Equitalia debba provocare dei brividi quando viene evocata”.  Per Letta inoltre ci vuole “innanzi tutto impegno alla moralizzazione della vita pubblica” e “lotta alla corruzione, perché la giustizia nel suo complesso deve essere per i cittadini”. “La burocrazia – aggiunge Letta – non deve opprimere la voglia creativa degli italiani, bisogna rivedere l’intero sistema della autorizzazioni e snellire le procedure”.

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Moderna politica industriale – “Il governo punta ad una moderna politica industriale moderna e in questo quadro le piccole e medie imprese sono il vero motore per lo sviluppo”.  “Dobbiamo rilanciare il turismo attraverso investimenti e contemporaneamente  valorizzare lo sport diffondendo la pratica sportiva fin dalle scuole elementari e medie: per fare ciò serve un piano di edilizia scolastica su tutto il territorio nazionale” ha dichiarato Letta.

Prima priorità è il lavoro, no alzamento Iva – “La grande tragedia di questi tempi, soprattutto al Sud, che sarà  la prima priorità del mio governo, è il lavoro. Solo col lavoro si può imboccare la via di una crescita non fine a se stessa”. Letta ha poi promesso che si lavorerà per “arrivare ad una rinuncia dell’inasprimento dell’Iva”. Il premier ha anche un pensiero per Milano. “Uno dei primi atti del governo sarà quello di nominare il commissario unico dell’Expo, una grande occasione che non dobbiamo mancare. Nei prossimi giorni mi recherò a Milano”.

Con esodati rotto un patto – Letta si occupa anche del caso esodati. “Con loro è stato rotto un patto va trovata una soluzione strutturale, è un impegno prioritario di questo governo ristabilirlo”. Il premier poi fa pubblica ammenda sulla situazione della donna nel mondo del lavoro “non siamo ancora un Paese delle pari opportunità”.

Autocritica della politica – Il premier poi fa un’autocritica riguardo la politica, vista dal popolo italiano, come una Casta piena di privilegi che spende e spande senza occuparsi dei cittadini. “Il nuovo impegno della politica non diventi il canto del cigno di un sistema imploso a causa delle sue degenerazioni. Serve un nuovo impegno politico, una ricostruzione che deve partire da un esercizio, non simulato, di autocritica. “Nessuno – attacca Letta –  può sentirsi esautorato dall’autorevolezza o assolto dall’accusa di aver contaminato il confronto pubblico con gesti, parole opere e omissioni con 11 milioni e mezzo quello dell’astensione è  il primo partito o lo capiamo o la politica scompare. L’opinione pubblica è esausta di 20 anni  di delegittimazione reciproca”.

Abolizione finanziamento pubblico ai partiti – Letta promette l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e cogliendo di sorpresa anche i suoi ministri, annuncia “ la riduzione dello stipendio dei ministri”. A queste parole scatta l’applauso dei deputati del Movimento 5 Stelle.

Abolire province e Porcellum –  “Occorre subito abolire le province. E’ necessario ridurre i costi dello Stato, valorizzare i comuni e regioni in un’ottica di alleanza, chiudere la partita sul federalismo fiscale rivedendo il rapporto tra centro e periferia”. Letta promette inoltre che le elezioni di Febbraio saranno le ultime con il Porcellum. “La legge elettorale è legata alla forma di governo, ma dobbiamo qui assumere l’impegno che quella dello scorso febbraio è stata ultima consultazione elettorale con la legge vigente”. Per Letta “è meglio tornare al Mattarellum, sicuramente migliore del Porcellum”.

Al via la Convenzione per le riforme – ”Sarebbe bene se il Parlamento adottasse le sue proposte sulla base delle proposte elaborate da una ‘Convenzione’ aperta alla partecipazione di autorevoli esperti non parlamentari – afferma Letta nel suo discorso – ”La ‘Convenzione’ deve poter avviare subito i propri lavori. Fra 18 mesi se il progetto di riforme sarà avviato verso un porto sicuro, se avrò una ragionevole certezza che il processo di revisione della Costituzione potrà avere successo, il nostro lavoro potrà continuare, se veti e incertezze dovessero minacciare di impantanare tutto per l’ennesima volta non avrei esitazione a trarne immediatamente le conseguenze”. Letta ha chiesto poi “rispetto” per questo governo “Perché questo impegno è motivato non da un interesse particolare ma da un principio alto di interesse nazionale”. Una dichiarazione questa, indirizzata al Movimento 5 Stelle.

Reazioni politicheAlfano si è detto soddisfatto per il discorso di Letta. “Soprattutto nell’avvio, il discorso di Letta è sembrato musica per le nostre orecchie… E’ stato un discorso che ho condiviso dalla prima all’ultima parola, ma soprattutto nell’avvio erano contenuti tanti valori del Pdl e tante idee per le quali ci siamo battuti: dalla riduzione delle tasse ad un azzeramento delle imposte per gli imprenditori che assumono all’abolizione dell’Imu”. Per Bersani “ l’impostazione è giusta. Ci sono le condizioni per far camminare questo governo. Occorre che tutti diano una mano per farlo camminare”. “Presidente Letta, visto il ministro dell’Interno scelto o che è stato costretto a scegliere, l’esecutivo che si appresta a chiedere il voto di fiducia sembra il governo della trattativa Stato-mafia, il governo del bavaglio alla magistratura e che fornirà il salvacondotto a Berlusconi”. Così il deputato M5s Andrea Colletti. Parole che hanno scatenato le ire di Pd e Pdl. Nichi Vendola, presidente di Sel su twitter ha scritto: “Discorso Letta intelligente ed ecumenico, fondato sulla rimozione della natura della destra. Ma l’abbraccio con Berlusconi è il peccato originale di un governo che danzerà sul fantasma del conflitto d’interessi”.