Letta al Senato respinta mozione di sfiducia ad Alfano con 226 no 55 si 13 astenuti

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Intervento di Enrico Letta durante dibattito al Senato sul voto di mozione di sfiducia al vice-premier Alfano dopo il “caso Shalabayeva“.

Durante il suo intervento in aula il presidente del consiglio ha voluto precisare a conclusione del suo intervento “Non si scambi la buona educazione per debolezza. Non ho alcuna intenzione di deludervi e non vi deluderò”.

Secondo il premier in carica la relazione del Capo della Polizia Pansa “è una relazione approfondita corretta e che non fa sconto. Una relazione da cui viene confermato in modo inoppugnabile il mancato coinvolgimento del ministro Alfano”.

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, prendendo la parola in Aula al Senato ha aggiunto “interverremo su norme e regole di ingaggio” per casi come quello dell’estradizione di Alma Shalabayeva.”Vogliamo evitare nuove inammissibili pressioni da parte di qualsiasi diplomatico straniero. E’ inaudito il comportamento l’ambasciatore del Kazakhstan. Il ministro Bonino esprimerà il doppio sconcerto italiano” con riferimento al diniego dell’ambasciatore kazako rispetto all’incontro richiesto dal ministro Bonino.

ENRICO LETTA SUL FUTURO DEL (SUO) GOVERNO

“Quando non possono essere trovate soluzioni immediate scegliamo e rivendichiamo la costruzione paziente” per arrivare alla risoluzione delle questioni sul tappeto.

Enrico Letta, nel suo intervento al Senato sul dibattito riguardo al caso kazako, parla anche dell’operato dell’esecutivo. Della legge di stabilità che permetterà al governo di “andare all’attacco”. Poi dice: “Chi vuole logorare il governo parla di rinvii, io li chiamo serietà”.

Ed ancora: Basta con lo stato di precarietà permanente. E’ qualcosa che non mi appartiene come il tic costante del complotto e del mito del nemico brutto, sporco e cattivo nascosto dietro gli avversari politici”.

Al termine del discorso del premier Enrico Letta in aula al Senato dai banchi della maggioranza è stato applaudito dai senatori di Pdl, Pd ed Sc che si sono alzati in piedi.

Fermi, invece, i senatori di Sel, Lega e Movimento 5 Stelle che non hanno applaudito l’intervento di Letta.

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GOVERNO: ROTONDI, LETTA E’ PIU’ PARACULO DI RENZI

A commento delle parole di Enrico Letta scandite al Senato “non vorrei che su di me si commettesse un errore di valutazione: che la mia buona educazione venisse scambiata per debolezza” Gianfranco Rotondi compie un paragone tra il premier Letta ed il sindaco di Firenze “Renzi è una bolla speculativa, il classico esempio di grande paraculo democristiano. Uno che sceglie lo spazio dove infilarsi e fare casino. I paraculi agli italiani piacciono, ma – avverte l’ex ministro – Letta è più bravo di lui”.

SCHIFANI, FIDUCIA A LETTA, ALFANO UOMO DELLE ISTITUZIONI

“Confermiamo la nostra fiducia al governo da lei presieduto”. Così Renato Schifani, presidente dei senatori PDL nella dichiarazione di voto contro la mozione di sfiducia ad Angelino Alfano a palazzo Madama.

“Il Paese non può permettersi il baratro” ha detto l’ex presidente del Senato, che si è speso in favore di Alfano, ricordandone la figura di “uomo delle istituzioni”.

ZANDA (PD) “CHI HA MOSSO MUOVENDO COME BURATTINI FORZE POLIZIA ITALIANE”

“Solo una verità assoluta può Archiviare il caso” di Alma Shalabayeva. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, prendendo la parola in Aula.

Per Zanda occorre fare chiarezza “su quali forze, interessi e connivenze abbiano mosso come burattini le forze di polizia italiane”.

Zanda chiede ad Alfano se non siano “troppe le tre cariche ricoperte: ministro degli interni, vicepresidente del consiglio e segretario politico del Popolo della Libertà”.

PUPPATO “CI ASTERREMO RISPETTO ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA”

Laura Puppato: “Non voteremo la mozione di sfiducia ma ci asterremo dal voto. Io come altri senatore del Partito Democratico in dissenso dal gruppo”.

MORRA (M5S) “GRASSO LEGGE PENSIERO? SIAMO A PRESIDENZIALISMO”

Nicola Morra – capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato – non ha gradito il richiamo in Aula in Senato del presidente Pietro Grasso che, durante il suo intervento sulla mozione di sfiducia nei confronti di Angelino Alfano, l’ha bloccato quando ha fatto riferimento a Giorgio Napolitano.

“Mi pare che sia intervento ‘ex ante’, evidentemente legge anche nel pensiero…”, ha detto il capogruppo dell’M5S, “stavo citando in positivo le parole del Presidente riportate dai giornali”.

Morra ha alzato le spalle quando i cronisti gli hanno chiesto se esista una norma che vieti di citare il Capo dello Stato. “Dovremo chiederlo al presidente, anche se spesso le norme non sono scritte. E’ evidente però che ci stiamo avviando a una Repubblica presidenziale, dopo quello che e’ avvenuto ieri e’ chiaro”.

SENATO IN CORSO VOTAZIONE DI SFIDUCIA 

In corso nell’Aula del Senato la votazione per appello nominale alla mozione di sfiducia al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in relazione al caso Shalabayeva.

Respinta mozione di sfiducia Alfano con 226 no, 55 si e 13 astenuti.

BERLUSCONI LASCIANDO IL SENATO “DISCORSO DI LETTA MI E’ PIACIUTO MOLTO”

Prima di salire in macchina, ai giornalisti che gli chiedevano se fosse soddisfatto per l’esito del voto sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro Alfano, Berlusconi ha replicato dicendo “certo”.

ALFANO NOMINA LAMORGESE NUOVO CAPO GABINETTO MINISTERO INTERNO

Il vicepremier e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha nominato Capo di gabinetto del ministero dell’Interno il prefetto Luciana Lamorgese. Lo comunica il Viminale. Lamorgese prende il posto di Giuseppe Procaccini, che si e’ dimesso lunedi’ scorso a seguito della bufera scoppiata sull’espulsione di Alma Shalabayeva.

EPIFANI: TAGLIANDO A SETTEMBRE PER COMPAGINE GOVERNO

“A settembre si capirà se il governo potrà andare avanti, come penso e spero per l’interesse del Paese, e ha di fronte a se un periodo lungo secondo me si pongono due problemi”. A dirlo è il segretario del Pd Guglielmo Epifani in un’intervista al Tg3. “Il primo, dovrà ridefinire il suo programma alla luce dell’aggravamento della situazione sociale ed economica, la seconda fare un tagliando alla qualità, all’autorevolezza e alla forza politica del governo”.