Dati Istat secondo trimestre, regresso del Pil e intanto Stati Uniti e Regno Unito crescono

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Leggere i dati dell’Istat negli ultimi anni senza crucciarsi è stato sempre pressochè impossibile. Anche gli ultimi, riguardanti il Prodotto Interno Lordo del nostro paese, non fanno sperare nulla di buono: nel secondo trimestre si prevede un regresso dello 0,2 % rispetto al trimestre precedente. I dati sono ancora più negativi rispetto al secondo trimestre del 2012: -2%. Rispetto all’Italia, il Pil è aumentato dello 0,4% negli Stati Uniti e dello 0,6% nel Regno Unito.

L’Istituto Nazionale di Statistica dichiara, con un velo di preoccupazione, che questa è “una situazione mai verificatasi a partire dall’inizio delle serie storiche comparabili, nel primo trimestre del 1990”. Anche la Commissione dell’Unione Europea è intervenuta sull’argomento ribadendo che i dati sul Pil “non sono una sorpresa, sono in linea con le ultime previsioni di primavera di Bruxelles” e- continua un portavoce- che “l’Italia ha ancora più bisogno di trovare la strada per la crescita, e per farlo deve mantenere il passo delle riforme economiche”(corriere.it, 06/08).

Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini

In un contesto così minaccioso, però, si possono notare anche piccoli segnali di ripresa delle industrie: a giugno l’indice di produzione è aumentato dello 0,3% rispetto a maggio e, sempre l’Istat, rivela che la produzione di auto nello stesso mese è aumentato del 7,4%. Sull’argomento è intervenuto anche il ministro del Lavoro Enrico Giovannini che ha annunciato a Radio Anch’io: “Nel secondo trimestre il Pil avrà ancora un segno meno, ma nel terzo e nel quarto si potrà avere un segno positivo. A quel punto potremmo dire che la recessione che ormai dura da due anni è finita”.

Giacomo Salvini