Saccomanni: “Italia fuori dalla recessione entro fine anno”

Saccomanni: “Italia fuori dalla recessione entro fine anno” 

L’ottimismo è sicuramente una virtù, sempre che non venga distorta – nel caso specifico – da un economista prestato alla politica.

Il punto è che il responsabile del Mef Fabrizio Saccomanni rimane convinto che l’economia italiana abbia ormai effettuato il giro di boa, uscendo dall’annosa fase di recessione. Convinzione che si scontra con i recenti dati pubblicati dall’Ocse sullo stato delle economie globali, che – secondo il ministro – “hanno valenza retroattiva”, quindi non registrano la reale ripresa interna. Infatti i dati sulla produzione industriale, le recenti entrate fiscali e gli indici dei purchasing managers (i responsabili aziendali del servizio acquisti) “confermano che la ripresa è in corso, quindi sia pure portandoci dietro le nostre debolezze strutturali stiamo uscendo dalla recessione”, ha fatto sapere Saccomanni direttamente da San Pietroburgo, dove è in corso il G20.

Un segnale di fiducia per il nostro paese che non è sfuggito agli economisti del Mef, che hanno redatto di recente un documento economico, arrivato proprio ieri in Commissione Bilancio al Senato. Il Tesoro scrive che: “le ultime informazioni disponibili sembrano confermare l’ipotesi che il livello del Pil, e le principali componenti della domanda, si stabilizzino a partire dal terzo trimestre 2013, segnalando l’uscita dell’economia dalla recessione”. Periodo non preso in considerazione – guarda caso – dagli analisti dell’Ocse.

Come ha scritto Il Sole 24 Ore, il 10 settembre, il ministero di via XX Settembre pubblicherà nel dettaglio le componenti del PIL, cosa che porterà l’Istat a rivedere “le stime per le varie componenti della domanda dei trimestri precedenti”. Inoltre, “a causa della contrazione del Pil verificatasi nella prima parte dell’anno, e in particolar modo nel primo trimestre, la stima inserita nel Def (Documento di economia e finanza) di aprile dovra’ essere rivista al ribasso”.

Il report del Dipartimento del Tesoro conferma i provvedimenti del governo per il mese di ottobre, ossia l’abolizione dell’Imu sulla prima casa, il rinvio dell’aumento dell’Iva al 21% e il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione.

Purtroppo, sul fronte lavoro, l’Inps registra la disoccupazione galoppante che sta investendo il Belpaese, che contrasta con l’ottimismo del dicastero di Saccomanni: nel mese di agosto le ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) sono arrivate a quota 75,3 milioni, con un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo ha annunciato l’istituto di Mastrapasqua, a conferma delle difficoltà del mercato del lavoro italiano.

 

Fabrizio Neironi