Inizia la Serie A dei derby

La Serie A 2013-14 sarà ricordata anche come la stagione con il maggior numero di derby nella storia dei campionati a girone unico. Ben 5 saranno infatti le stracittadine.

Ad aprire le danze sarà il derby della Lanterna di Genova, che si giocherà domenica. 106 sono le stracittadine dal 1946 in poi, anno della fusione tra Sampierdanese ed Andrea Doria. A guidare sono i blucerchiati con 37 successi a fronte delle 27 vittorie rossoblu. A farla da padrone è però il pareggio, maturato ben 42 volte.

Ben 60 sono le stracittadine disputate in serie A. La gara è tornata ad assumere grande rilievo dal 2007, con il ritorno del Genoa nella massima serie dopo un purgatorio in B durato ben 12 anni (inframmezzato anche dalla retrocessione d’ufficio in Serie C nel 2005, a causa della compravendita della gara Genoa-Venezia). Dal 2007 in poi si è sempre disputato, ad eccezione della stagione 2011-12 che ha visto la Sampdoria in serie B.

Diversi gli aneddoti di rilievo legati al derby ligure. Dal primo gol di un giapponese nel campionato italiano (il genoano Miura nel 1994) all’epilogo della gara del maggio 2011, che vide il rossoblu Boselli segnare al 97’ il gol decisivo che condannò quasi definitivamente i cugini alla retrocessione in serie B.

Kazuyoshi Miura, ex Genoa

Ben 10 sono invece gli scudetti sotto la Lanterna, legati a periodi storici completamente differenti. Se i 9 tricolori del Genoa (che proprio in questi giorni festeggia i 120 anni dalla nascita) sono stati conquistati tra la fine del XIX secolo ed il primo quarto del ‘900, l’unico trionfo della Samp è targato 1991.

La seconda stracittadina in ordine cronologico vedrà confrontarsi, alla quarta giornata, i due club della Capitale. Le statistiche parlano di 174 incontri complessivi, con 63 successi giallorossi, 61 pareggi e 53 vittorie biancocelesti. Il primo incontro ufficiale risale al 1929 (anno dell’istituzione della Serie A a girone unico) e vide prevalere la Roma per 1-0.

Sono 5 gli scudetti (3 per la Roma, 2 per la Lazio), mentre innumerevoli risultano gli aneddoti legati a tale sfida. Dalla vittoria con il maggior scarto (5-0 per la Roma nel 1933), all’annata magica 1997-98 per i biancocelesti (4 derby vinti su 4, 2 in campionato ed altrettanti in Coppa Italia). Da segnalare, in tempi recenti, anche il derby del marzo 2002 (stravinto dalla Roma 1-5 con ben 4 gol di Montella) ed ovviamente la finale dell’ultima Coppa Italia, decisa da un gol del laziale Lulic.

Da dimenticare invece altre due stracittadine: quella dell’ottobre ’79 (che vide la tragica morte di Vincenzo Paparelli, tifoso laziale ucciso da un razzo sparato dalla curva opposta) e quella del marzo 2004, in cui un presunto evento funesto (poi rivelatosi totalmente infondato) avvenuto fuori dallo stadio provocò un’invasione di campo da parte di alcuni ultras della Roma e la definitiva sospensione dell’incontro.

Francesco Totti (qui in un famoso derby del ’99) è il recordman di presenze (36) nella stracittadina romana

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Il terzo, in ordine cronologico, sarà invece il derby della Mole tra Torino e Juventus, che andrà in scena alla sesta giornata. In seguito all’inaugurazione dello Juventus Stadium nella stagione 2011-12 ed al ritorno in A del Torino nella stagione successiva, è diventata la prima stracittadina attualmente giocata in due stadi diversi.

Il derby della Mole è anche quello con più scudetti (36 secondo la contabilità ufficiale, come le milanesi, senza considerare i due scudetti revocati alla Juventus con le sentenze di Calciopoli ed il tricolore tolto al Torino nel 1927, revocato peraltro a causa di una compravendita avvenuta proprio in occasione del derby contro la Juventus). Alle due squadre di Torino (e all’Inter) appartiene anche il record di scudetti consecutivi, ben 5.

Sono ben 227 le sfide complessive (di cui 186 in gare ufficiali). 93 i successi bianconeri, 72 le vittorie granata e 62 i pareggi. Al derby di Torino sono legati numerosi aneddoti. Dalla sfida con più gol (8-6 per il Torino nel 1913), al derby del “cuore granata” (con rimonta da 3-0 a 3-3 nel 2001), passando per la Coppa Italia 1938 (decisa da una doppia vittoria in finale della Juventus ai danni dei cugini).

Negli ultimi 11 anni la stracittadina torinese è stata a senso unico. Nelle 8 gare disputate, sette successi bianconeri ed un pareggio, con zero gol segnati dai granata. L’ultima rete del Torino nel derby risale alla sfida del febbraio 2002, gara diventata celebre per il famoso gesto delle corna con cui il bianconero Maresca festeggiò la rete che fissò il risultato sul definitivo 2-2.

Il gesto di Enzo Maresca nel famoso derby della Mole del 2002

Alla tredicesima andrà in scena invece il derby di Verona. La stracittadina veneta è, delle cinque, quella con meno precedenti (dovuti anche e soprattutto alla lunga gavetta del club clivense, nato nel ’29, ricostituitosi nel ’48 ma approdato nel calcio che conta solamente nel ’94, anno della storica promozione in B) nonché scudetti (solo uno, conquistato dal Verona nel 1985).

Appena 10 le stracittadine, con assoluta parità sia nei risultati (4 vittorie a testa e 2 pareggi) sia nelle reti realizzate (13 per club). I precedenti più importanti restano senza dubbio gli unici due scontri diretti in serie A, targati 2001-02.

Tale annata rappresentò anche una sorta di spartiacque per il calcio veronese, con il simbolico passaggio di testimone in massima serie tra il Verona (che alla fine di quella stagione retrocesse, dando inizio ad un lungo purgatorio terminato solo quest’anno, con il ritorno in A dopo ben 11 anni di assenza) ed il Chievo (al suo debutto assoluto in A).

All’andata fu il Verona di Malesani a vincere, completando una splendida rimonta da 0-2 a 3-2 grazie ad un “gollonzo” di Camoranesi. Al ritorno fu invece il “Chievo dei miracoli” (come fu ribattezzata la squadra di Delneri, capolista solitaria dall’ottava alla quindicesima giornata d’andata e quinta in classifica a fine campionato, ad un solo punto dalla zona Champions) a ribaltare il risultato, rimontando il gol iniziale di Mutu grazie ad una doppietta di Federico Cossato.

Mauro German Camoranesi, match winner del primo storico derby veronese in Serie A

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L’ultimo derby in ordine cronologico sarà una stracittadina natalizia. Il derby della Madonnina tra Inter e Milan si giocherà infatti il 22 dicembre, alla diciassettesima giornata.

E’ sicuramente uno dei più importanti derby sia d’Italia (36 scudetti, 18 a testa, considerando anche lo scudetto 2005-06 assegnato a tavolino all’Inter) che d’Europa (Milano è l’unica città ad avere due squadre che hanno vinto la Coppa dei Campioni).

Quello di Milano è anche il derby più disputato, con ben 279 precedenti (210 in gare ufficiali). 108 le vittorie del Milan, 98 i successi dell’Inter e 73 pareggi. Tra i precedenti più importanti vanno annoverate sicuramente le 4 stracittadine di Champions League, nel 2003 e nel 2005.

Entrambi i doppi confronti furono fatali ai nerazzurri, eliminati in semifinale dalla regola dei gol segnati in trasferta nel 2003 (0-0 in trasferta ed 1-1 in casa) e battuti nettamente ai quarti nel 2005 (2-0 in trasferta e 0-3 a tavolino al ritorno, assegnato a causa delle intemperanze dei tifosi interisti, i quali lanciarono addirittura un razzo verso il portiere rossonero Dida).

Altri aneddoti importanti riguardano alcune goleade recenti, come lo 0-6 del maggio 2001 con cui il Milan di Cesare Maldini travolse la rabberciata Inter di Tardelli, il 5-0 con cui i rossoneri batterono i nerazzurri nei quarti di finale d’andata della Coppa Italia 1997-98 e il 4-0 con cui l’Inter di Mourinho inaugurò la stagione che avrebbe poi portato i nerazzurri allo storico Triplete.

Decisivi in epoca recentissima anche i derby del maggio 2012 (4-2 per l’Inter, che fece sfumare i sogni tricolore del Milan consegnando aritmeticamente lo scudetto alla Juventus) e dell’agosto 2011 (2-1 in Supercoppa Italiana per i rossoneri, unica stracittadina di sempre in tale competizione).

Andrij Shevchenko è il capocannoniere dei derby di Milano, con 14 reti realizzate

Sembra quasi tramontata invece l’ipotesi di un “finto derby occasionale” tra Udinese e Cagliari, in programma il 6 ottobre. Entrambe le squadre, infatti, stanno disputando le gare interne della stagione 2013-14 allo stadio Nereo Rocco di Trieste, a causa della momentanea inagibilità dei rispettivi terreni di gioco.

Se il Friuli sarà indisponibile sino alla prossima stagione (a causa dei lavori per la costruzione del nuovo impianto dell’Udinese), sembra invece vicina al termine l’annosa questione riguardante lo stadio del Cagliari, con la probabile riapertura del Sant’Elia entro fine settembre.