Giorgio Napolitano “Parlamento rifletta su amnistia”

Giorgio Napolitano, dal carcere di Poggioreale, in occasione della visita nel capoluogo campano ha riportato attenzione sul tema dell’amnistia.

“Pongo al Parlamento un interrogativo – ha detto Napolitano – se esso ritenga di prendere in considerazione la necessità di un provvedimento di clemenza, un provvedimento di indulto e di amnistia. Non è solo la sentenza di Strasburgo che noi dobbiamo rispettare; noi dobbiamo rispettare un imperativo umano e morale”. Una frase che ha raccolto gli applausi di detenuti, guardie carcerarie e volontari.

Si tratta di una posizione che si pone in linea con l’impegno del Presidente della Repubblica per superare la drammatica situazione carceraria italiana. Parlando coi cronisti al termine dell’incontro Napolitano ha aggiunto: “mi auguro che il clima politico sia sufficientemente svelenito perché il mio messaggio alle Camere possa avere un’accoglienza serena e garantire che il Parlamento lavorerà nei prossimi mesi”.

Reazioni – Il presidente dell’Unione delle camere penali Valerio Spigarelli ha commentato con soddisfazione l’intervento del capo dello Stato a Poggioreale. “Fa piacere che il presidente della Repubblica chieda finalmente il coraggio al Parlamento per una cosa straordinaria, l’amnistia e l’indulto”. E sottolinea la “felice consonanza” con la posizione dei penalisti: “anche l’avvocatura penale chiede l’amnistia, assieme a riforme strutturali”.

Dal Pdl si registra l’intervento del senatore Altero Matteoli: “non posso non apprezzare le parole del capo dello Stato. Ho sempre creduto, assumendo in passato ed in piena coscienza posizioni diverse dal mio partito, che una democrazia è forte anche se è capace di essere clemente con chi ha sbagliato. Auspico che il Parlamento raccolga rapidamente il monito di Napolitano ed approvi un provvedimento di amnistia o di indulto”.

Per Nicola Morra, capogruppo uscente del Movimento 5 Stelle, “è il caso di procrastinare la questione e affrontarla dopo che la Giunta per le elezioni e l’Aula del Senato si saranno pronunciate sulla decadenza di Berlusconi”.