Dossier su Matteo Renzi come fu per Gianfranco Fini con la casa di Montecarlo? Sembrerebbe così stando a quanto riporta il Corriere nell’edizione di oggi. “I bersaniani – si legge sul quotidiano di via Solferino – mandano anche sms a giornalisti amici e ai fedelissimi per invitarli a scavare nella vita del superfavorito alle primarie dell’otto dicembre. Roba che in un partito come il Pd, finora, non si era mai fatta”. Un’indiscrezione che se confermata aprirebbe nuove crepe all’interno del Partito Democratico. Sospetti che fanno scattare l’allarme tra i renziani.
Il primo a chiedere delucidazioni sul caso è il deputato del Pd Federico Gelli. “Se corrisponde al vero che alcuni esponenti bersaniani, non meglio identificati, abbiano inviato ai giornalisti minacciosi sms contro Renzi, saremmo di fronte a comportamenti gravi, non degni di un Partito democratico e civile. Attendiamo una smentita e una presa di distanza chiara da tutti i membri della segreteria”. “Dopo gli accostamenti al fascismo e a Mussolini, ora c’è un salto di qualità – attacca Gelli – Ad aggravare la circostanza è il fatto che questi messaggi arrivino da colleghi di partito. Alla vigilia dei congressi nei circoli e delle primarie nazionali, non si avverte proprio il bisogno di infestare il clima politico del Pd con questi veleni”.