Pd, Boccia “Sensazione che si voglia tornare al voto”

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Francesco Boccia continua a dare battaglia. Passato tra i critici di Renzi, dopo averlo sostenuto al Congresso, Boccia esterna alcune considerazioni sulla fase politica in corso. Afferma il deputato democratico: “Siamo alla vigilia del grande sfascio”.

Francesco Boccia, intervistato dal Mattino, sottolinea: “ho la sensazione” che la maggioranza “voglia portare il Paese al voto, nel giro di sei mesi o un anno”. E “a quel punto, con due sistemi di voto diversi alla Camera e al Senato, sarà lo stallo, sarà l’oblio”. “C’è un’incoerenza evidente – continua Boccia – tra la maggioranza che sostiene il governo (che poi è la stessa di prima) e quella che trova l’intesa solo sulla legge elettorale”. E sul voto di ieri per la riforma elettorale sottolinea: “l’esito sta benissimo a Forza Italia, che da una parte non si è assunta responsabilità di governo e dall’altra vede centrare tutti i paletti posti da Verdini”.

Il deputato lettiano si sofferma anche sulla sua decisione di non votare: rispetto al Porcellum, sottolinea, “non cambia nulla: così gli elettori continueranno a non scegliere”. Alla domanda se sia aperta una nuova ferita nel Pd è netto: “Senz’altro. E non è la prima volta che in queste settimane accade. Spero che il corpaccione del gruppo dirigente capisca di non essere in linea con la base”. Ed insiste: tra i democratici “c’è un problema forte, che riguarda l’identità e i valori del Pd, e che va affrontato. In queste ore in Aula il dissenso non era figlio di una tattica, anzi – afferma Boccia – se la devo dire tutta l’organizzazione e il controllo ci sono stati da parte del gruppo dirigente”.

Redazione