Sondaggio Ixè per Agorà: Renzi si consolida ma il PD decresce; M5S risale: verso il Circo Massimo un milione e mezzo di grillini?

IXE 10 ottobre m5s circo massimo

Sondaggio Ixè per Agorà: Renzi si consolida ma il PD decresce; M5S risale: verso il Circo Massimo un milione e mezzo di grillini?

L’istituto Ixè diretto da Roberto Weber ha realizzato, come ogni settimana, un’indagine sondaggistica per la trasmissione televisiva Agorà andata in onda la mattina del 10 ottobre 2014. Il sondaggio è stato condotto due giorni prima su 1000 soggetti intervistati telefonicamente. Tra gli argomenti affrontati, oltre alle intenzioni di voto, questa volta abbiamo quesiti che riguardano il Movimento 5 Stelle, l’autunno di lotte alle porte, matrimoni e adozioni per le coppie omosessuali.

Possiamo partire proprio da quest’ultimo punto; si tratta di un tema che scalda l’opinione pubblica e la divide spesso in due posizioni contrapposte. Quanti sono gli italiani favorevoli ai matrimoni gay? Dai dati risulta che si tratta del 44% del campione, mentre la maggioranza del 53% si mostra contraria all’istituto giuridico del matrimonio per le unioni dello stesso sesso. Ancora più contrarietà per il diritto all’adozione ai gay, verso il quale è favorevole appena il 29%, a fronte di un 64% che vi si oppone.

Uno dei quesiti che riguardano il Movimento 5 Stelle chiede agli intervistati se questa forza politica, rispetto a quando è entrata in Parlamento, abbia oggi abbia maggiore o minore incisività politica. Il 69% ritiene che oggi il M5S conti di meno, mentre è solo il 19% a vedere un aumento del potere decisionale; anche la maggioranza degli elettori M5S, certo con uno scarto meno ampio, afferma che il movimento pentastellato sia oggi meno determinante nell’agone politico.

Forse anche per ovviare a questo declino, dal 10 al 12 ottobre il M5S ha organizzato al Circo Massimo la tre giorni “Italia 5 Stelle“. Quasi un italiano su due (il 48%) è a conoscenza di questa manifestazione, percentuale che sale al 73% tra gli elettori del Movimento 5 Stelle. Quanti però vi parteciperanno? Secondo l’istituto Ixè si tratta del 3% degli intervistati e di un elettore del M5S su 5, pari al 21% di essi. Se consideriamo che gli aventi diritto al voto sono approssimativamente 50 milioni, il 3% rappresenterebbe circa un milione e mezzo di italiani. Analogamente, stimando in 7 milioni circa l’elettorato grillino (come vedremo infatti dopo, chi esprime un’intenzione di voto è il 66,3%, dei quali il 21,3% voterebbe M5S = 50*0,663*0,213= poco più di 7 milioni), il 21% di essi è pari quasi a un milione e mezzo. Se tutti quanti, oltre ad esprimere intenzione di andare, partecipassero davvero, sarebbe una cifra che incoronerebbe sicuramente un grande successo per il Movimento 5 Stelle.

Il Jobs Act strenuamente voluto dal Presidente del Consiglio è stato approvato al Senato. Ma tutto ciò ha rafforzato o indebolito Matteo Renzi? Su questo dilemma gli italiani si spaccano a metà, tra un 51% che ritiene che questa vittoria lo abbia reso più forte e il 49% che, al contrario, lo vede più debole, in quanto ha diviso ulteriormente il Partito Democratico e non ha dato ascolto alle voci del mondo sindacale. Questo presuppone una nuova stagione di lotte e di tensione? Lo pensano in molti, il 61% del campione, per la precisione.

Notiamo che Renzi consolida la fiducia al 50%: è l’unico esponente politico che cresce questa settimana.

Il consenso nei confronti del Governo Renzi sembra stabile, anche se prosegue lentamente il trend di spostamento dalle posizioni estreme di “molta” e “nessuna” fiducia verso le più caute “abbastanza” e “poca”.

Nonostante ciò, il PD questa settimana perde terreno e si attesta al 39,9% (-0,3), per la prima volta nelle rilevazioni Ixè un decimo sotto la soglia psicologica del 40%. Minimo spostamento in aumento per SEL che giunge al 2,6% (+0,1) e in diminuzione per Scelta Civica, allo 0,9% (-0,1). Tra le altre sigle di sinistra che superano il punto percentuale, Rifondazione Comunista continua a crescere lentamente all’1,4% e i Verdi si collocano all’1,1%.

Nello schieramento di centrodestra, invece, anche Forza Italia – come il PD – decresce di tre decimi al 15,4%. Se la Lega Nord difende l’8%, Fratelli D’Italia – AN sono dati al 3,1% (-0,1), il Nuovo Centro Destra al 2,4% (+0,2) e l’UDC risale all’1,9% (+0,5).

Buona performance per il M5S che acquisisce mezzo punto e si porta al 21,5% dei consensi.

Gli indecisi costituiscono il 16% degli aventi diritto al voto, mentre astenuti/bianche/nulle sono una fetta ampia il 17,7% dei soggetti.