Enrico Mentana: Renzi vuole rottamare il Pd?

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Centrosinistra alla ricerca del andidato sindaco per Roma. Il senatore Stefano Esposito lancia l’idea di candidare Massimo D’Alema. A stimolare il dibattito e rilanciare la proposta dell’ex assessore ai trasporti è Salvatore Merlo dalle colonne del Foglio. Il dibattito registra l’intervento di Enrico Mentana. “E’ come se Renzi, che è il segretario del Pd, dicesse: ‘Guardate, io non mi fido del Pd. Non mi fido dei miei politici’. Per il direttore “a Torino, dove è obbligato, Renzi sceglie un politico, cioè Piero Fassino, che è il sindaco uscente che ha ben governato”. “Ma dove può scegliere, come a Roma, o come a Milano, dà invece l’idea di considerare il suo partito alla stregua d’una foglia morta. Che il nome sia Sabella, Gabrielli, Marchini, o chi altro, non è uno dei suoi”.

Enrico Mentana su turno amministrative: “Elezioni decisive”

Secondo il ragionamento di Enrico Mentana il prossimo turno di elezioni amministrative sono “elezioni decisive”. “Sono un punto di svolta, un tornante per Renzi: o la definitiva rottamazione del partito che lui ha scalato, o il suo rilancio con la scelta di un candidato politico. Puntare su D’Alema, o su Nicola Zingaretti, non sarebbe una scelta bislacca. Come non sarebbe bislacco candidare Enrico Letta, se solo non ci fossero quei ‘precedenti’ tra lui e Renzi”.

Incalza Stefano Esposito che rimarca la necessità del professionismo della politica. “Guardate che un po’ di professionismo serve. I partiti servono. E un partito in difficoltà, com’è il Pd a Roma, lo salvi se ci investi sopra. Una classe dirigente pulita e capace esiste, ma le va data responsabilità, bisogna darle spazio. Io non sono un tifoso di D’Alema. Con D’Alema non ho nemmeno un buon rapporto. Ma lui è la nostra riserva della Repubblica, è un pezzo pregiato della nostra storia, come lo sarebbero Rutelli e Veltroni, se a Roma non avessero già dato”.