Sondaggi politici: fallimento legge elettorale? Per Lorien la colpa è dei politici attaccati alla poltrona

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Sondaggi politici: fallimento legge elettorale? Per Lorien la colpa è dei politici attaccati alla poltrona

L’attaccamento alla poltrona da parte dei parlamentari. Questo è il maggiore indiziato del fallimento delle trattative sulla nuova legge elettorale, secondo quanto emerge dall’ultimo dei sondaggi politici condotti da Lorien all’interno del suo consueto Osservatorio.

Oltre a valutare le intenzioni di voto nazionali, l’istituto ha chiesto agli italiani un giudizio in merito alla legge elettorale di cui si è tanto discusso nelle settimane scorse. Una bozza di riforma che partiva col piede sbagliato già sul piano della chiarezza.

Infatti, secondo Lorien solo 3 italiani su 10 avevano capito il funzionamento del cosiddetto modello tedesco. Ma all’interno di questa fetta di “informati”, il consenso per la legge era schiacciante: a giudicarla positivamente era il 59% di loro, mentre solo il 20% la pensava in maniera completamente opposta.

Sondaggi politici: fallimento legge elettorale? La colpa non è dei grillini, ma dei parlamentari attaccati alla poltrona

E l’idea di coinvolgere il Movimento 5 Stelle nelle trattative? A ritenerlo un segno della maturazione dei pentastellati era circa un intervistato su 5, mentre addirittura un terzo dell’elettorato lo valutava come la prova che il M5S stesse diventando un partito come gli altri.

A diffidare dell’effettiva capacità dei grillini di giungere ad un accordo era però un italiano su 4. Tuttavia, l’elettorato non addossa le principali responsabilità del fallimento al M5S. Secondo gli italiani, infatti, i veri colpevoli dell’affossamento della legge elettorale sono i parlamentari “attaccati alla poltrona”. A pensarla così è quasi 1/3 del campione.

Sondaggi politici Lorien: gli italiani non vogliono andare al voto anticipato

L’ipotesi di voto anticipato in caso di accordo sulla legge elettorale non sembrava però scaldare l’elettorato. A giudicarla positivamente era solo poco più di 1/3 degli italiani. Mentre quasi la metà del campione la riteneva una mossa in grado di indebolire il governo Gentiloni.

Ma quando vorrebbero votare gli italiani? Il 37% degli intervistati preferisce il voto a fine legislatura. Un ulteriore 14% preferirebbe il ricorso alle urne dopo aver portato a termine alcune riforme importanti, una strategia che però – data la breve distanza dalla fine della legislatura – potrebbe portare comunque ad un voto non prima del 2018. A voler anticipare considerevolmente i tempi è meno di un italiano su 3. Il 14% degli intervistati avrebbe preferito il voto dopo l’entrata in vigore della legge elettorale, mentre solo il 9% avrebbe optato addirittura per un ricorso alle urne immediato.

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