Rimborso Iva 2018: accredito diretto Agenzia delle Entrate. Come funziona

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Rimborso Iva 2018: accredito diretto Agenzia delle Entrate. Come funziona.

Velocizzazione e semplificazione burocratica sul fronte rimborso Iva 2018. Ci sono infatti buone nuove l’anno nuovo per i rimborsi Iva alle imprese. Che saranno accreditati direttamente sui conti correnti delle società da parte dell’Agenzia delle Entrate. È stato quindi eliminato lo step intermedio che riguardava le tesorerie provinciali. Il provvedimento di quest’anno che accelera tempi (di almeno 3 settimane) e procedure è stato firmato direttamente dal direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini.

Rimborso Iva 2018: un po’ di numeri

L’anno scorso sono stati rimborsati complessivamente 16 miliardi di tasse a 3 milioni e 400 mila circa tra imprese e famiglie, con un incremento del 16% rispetto al 2016. Più nello specifico, nell’anno appena concluso sono stati 1,3 miliardi di euro i rimborsi Ires a circa 11 mila aziende. È stato invece superato il miliardo di euro per i rimborsi di imposte dirette legate alla deducibilità Irap a oltre 945 mila richiedenti.

Per quanto riguarda i rimborsi Iva, a beneficiare dei 12 miliardi di euro restituiti sono state quasi 70 mila imprese. 1,8 miliardi di euro sono stati rimborsate a circa 2,3 milioni di famiglie. Per quanto riguarda il rimborso canone Rai, l’ammontare è stato di 1 milione di euro a 12 mila cittadini che hanno presentato domanda all’inizio del 2017.

Rimborso Iva 2018: accredito diretto, come funziona

Con il provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, diventa ufficiale l’accredito diretto dei rimborsi Iva 2018 sui conti correnti delle imprese. Senza dunque passare per gli intermediari locali. Questa velocizzazione procedurale, come scrive Il Giornale, servirà “a compensare la stretta sullo split payment, il pagamento dell’Iva anticipato. Il quale ha sottratto a imprese e professionisti che hanno a che fare con la PA e con le società quotate in borsa circa 18 miliardi di liquidità”.

La nuova modalità di lavorazione, quindi, si baserà su un procedimento automatico che differenzierà i contribuenti più a rischio da quelli a rischio basso. Come riferisce Adnkronos, in questo modo l’erogazione dei rimborsi Iva subirà un’accelerazione per i contribuenti con un basso profilo di rischio. Questo consentirà all’Agenzia delle Entrate di focalizzarsi maggiormente sulle posizioni più rischiose. Il meccanismo ha contribuito ad accelerare le tempistiche, che da quest’anno saranno ancora più veloci grazie all’eliminazione delle tesorerie provinciali; il cui passaggio intermedio aveva occupato nel 2017 circa 3 settimane di media.

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