Rinnovo contratto scuola: via libera anche in Trentino, la firma

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Rinnovo contratto scuola: via libera anche in Trentino, la firma.

Il rinnovo contratto scuola è realtà anche per i docenti trentini. È stato infatti raggiunto l’accordo sulla componente economica che riguarderà una platea di circa 7 mila insegnanti di Trento. Lo sblocco delle risorse ha consentito un adeguamento degli aumenti stipendio rispetto a quelli che hanno interessato il contratto nazionale. Parlando strettamente di cifre, si parla di un contratto del valore di 16,5 milioni di euro complessivi; di cui ben 12 sono erogati nella parte stipendiale. Poi ci sono quasi 5 milioni di euro che riguardano la flessibilità; quest’ultima parte si divide in 2,8 milioni di assegno di flessibilità che arriva fino a 1.000 euro lordi per docenti; mentre la parte residua alimenta il Fondo di Istituto e le attività correlate all’insegnamento di una lingua straniera.

Rinnovo contratto scuola: Flc Cgil, “Una base per la contrattazione futura”

A parlare del rinnovo contratto scuola è stata la segretaria provinciale di FLC Cgil Cinzia Mazzacca. Quest’ultima ha affermato che le risorse stanziate consentono il riconoscimento soltanto di una parte di richieste. “Continueremo su questa strada nelle contrattazioni future”, ha tenuto a precisare; ma al tempo stesso non è stato fatto “nessun passo in avanti sul part-time, che rimane come ora; ma sarà oggetto di trattativa a parte, entro giugno”.

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Resta la convinzione che il recente accordo rappresenta la degna conclusione di una trattativa infinita svoltasi all’Apram. E resta importante che “i criteri per la valorizzazione entrino nelle relazioni sindacali”; aspetti di concertazione tra i sindacati di settore e i dirigenti scolastici. Ulteriore aspetto considerevole è il riconoscimento del diritto allo studio anche per i supplenti brevi.

Rinnovo contratto scuola: Uil, “Accolte nostre richieste”

Il segretario di Uil Scuola Pietro Di Fiore ha voluto puntare l’attenzione su un aspetto che ha guidato la trattativa. Ovvero la considerazione del contratto provinciale come una integrazione di quello nazionale, con quote aggiuntive provinciali.

Quindi ha parlato degli aspetti positivi dell’accordo. “Le nostre principali richieste sono state accolte. Dal rispetto del contratto nazionale alla concertazione sindacale sulle risorse riguardanti la valorizzazione del merito; passando per il diritto alla disconnessione. Tutto questo ha prodotto ottimi risultati”. E la conclusione è che si tratta di un “buon accordo”.

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