Rinnovo contratto scuola: ricorsi al via, ecco perché

Pubblicato il 12 Aprile 2018 alle 09:09 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto scuola: ricorsi al via

Rinnovo contratto scuola: ricorsi al via, ecco perché.

Il rinnovo contratto scuola ha diversi punti oscuri che di certo non lo hanno fatto amare a tutti. La validità di questo contratto scadrà il 31 dicembre 2018 e in autunno dovrebbero esserci le trattative per il nuovo contratto. Gli aumenti stipendio poco dignitosi e gli arretrati troppo bassi hanno fatto infuriare più di una volta il sindacato Anief. Che per voce del suo presidente Marcello Pacifico ha spesso e volentieri provocato una protesta importante, soprattutto – ma non solo – per quanto riguarda il lato economico. Pacifico ha poi invitato a fare ricorso contro il contratto per una serie di aspetti considerati illegittimi. Vediamo quali sono.

Rinnovo contratto scuola: ricorsi, parla Pacifico

Intervistato da Teleborsa, Marcello Pacifico ha spiegato le ragioni della protesta e dei ricorsi da indire contro il nuovo contratto. “Dal 3 aprile sono disponibili le funzioni per presentare le domande di mobilità. Purtroppo però il contratto riprende alcune parti dichiarate illegittime già dai Tribunali del Lavoro rispetto al contratto precedente”. Ma quali sono gli aspetti considerati illegittimi? “Quelle sul blocco quinquennale sul sostegno; continua a non essere valutato il servizio pre-ruolo”, ma tutti i Tribunali del Lavoro hanno già affermato che il servizio a tempo determinato “ha parità di trattamento così come il servizio tempo indeterminato”. Lo stabilisce peraltro la direttiva UE 70/99. Da qui l’invito a tutti a “presentare domanda per i passaggi di ruolo o per i trasferimenti”.

Rinnovo contratto scuola: Anief, “Aderire ai ricorsi”

In occasione di un convegno sulla legislazione scolastica, Pacifico non ha potuto non parlare del nuovo contratto che interessa il comparto scolastico. Parlando ancora del servizio pre-ruolo, valutato solo parzialmente nelle graduatorie interne d’istituto. Vale per i trasferimenti interprovinciali, informa, “ma non per individuare i soprannumerari. E anche perché si applica un meccanismo con la valutazione per intero dei primi 4 anni e la riduzione di un terzo degli altri”. Si tratta della ricostruzione di carriera, un meccanismo considerato illegittimo da una sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione del 7 novembre 2016.

Il presidente Anief punta così il dito contro i sindacati confederali che hanno firmato. “Non hanno recepito la giurisprudenza, cioè la legge”. Invitando i colleghi ad aderire ai ricorsi, come già atto lo scorso anno. Un altro aspetto illegittimo riguarda il servizio prestato nella scuola paritaria, che non viene ancora considerato a dovere. “Una volta entrati di ruolo non vale più, neanche nella mobilità; ma anche qui i Tribunali del Lavoro hanno detto che deve essere valutato a tutti gli effetti”. Da qui la denuncia di Anief verso questo “contratto sulla mobilità”, nonché l’apertura di un servizio di consulenza aperto a tutti i diretti interessati che vorranno aderire al ricorso. E “chiedere giustizia”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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