Sondaggi politici SWG: quali priorità per il prossimo governo?

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Sondaggi politici SWG: quali priorità per il prossimo governo?

Siamo in tempi di stesura di contratti di Governo. L’alleanza giallo-verde sembra ormai certa e, nonostante la riabilitazione del cavaliere per ricoprire incarichi pubblici, l’esecutivo nascerà. Forse non sarà un Governo di lunga durata ma, almeno, sarà un esecutivo politico (opzione preferita rispetto al tavolo di tecnici).

In questo sondaggio di SWG – anteriore alla clamorosa fumata bianca tra Lega e Movimento – si parla delle priorità del prossimo Governo. L’istituto demoscopico permette marcare più di una risposta. C’è un elemento che spicca più di tutti gli altri: meno tasse (ovvero, una riduzione del carico fiscale). Una priorità per la metà del campione (il 49%).

Sondaggi politici SWG: dalla lotta all’evasione fiscale alle maggiori tutele

In seconda posizione troviamo la sempre attuale lotta all’evasione fiscale. Il totale dei mancati introiti derivati dall’evasione pesa – e tanto – sull’economia del Paese. Per questo, il 39% la vede come una priorità. A ridosso, sul podio delle manovre urgenti, troviamo il miglioramento della sanità pubblica (36%). Tema, anche questo, sempre attuale. Questi ultimi due, in ogni caso, necessitano di un lavoro con prospettiva almeno a medio termine.

Fuori dal podio delle priorità, troviamo “una giustizia più veloce” (34%), che ben si sposa con la richiesta di meno burocrazia (33%). Uno snellimento della macchina burocratica, giudiziaria e amministrativa, per facilitare la vita dei cittadini in relazione all’apparato statale. Sempre per un intervistato su tre, c’è bisogno di intervenire immediatamente sulla tutela per i lavoratori e agire contro il precariato. Uno scalino più giù, con il 31% delle preferenze, troviamo il blocco dei flussi migratori: manovra chiave per la Lega e Fratelli d’Italia, e ben accetta da una gran parte di forzisti e pentastellati.

Sondaggi politici SWG: questione meridionale non è prioritaria

Tra le risposte meno gettonate, troviamo la nuova norma sul conflitto d’interessi, che viene ritenuta come urgente dal 15% del campione. Ancora più giù, l’equa distribuzione di interventi tra Nord e Sud: appena il 12% degli intervistati marca questa risposta. Con la stessa percentuale, troviamo il potenziamento del trasporto pubblico – che abbiamo trattato ampiamente -. Chiude, infine, una revisione delle norme per l’accesso a case pubbliche e servizi pubblici, con un occhio di riguardo verso gli italiani (6%).

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