Forze Armate e Polizia: aumento di stipendio nel contratto Lega-M5S

Forze armate e polizia: aumenti stipendio nel contratto governo Lega-M5S

Forze Armate e Polizia: aumento di stipendio nel contratto Lega-M5S.

Nel contratto di governo definitivo stipulato da Lega e Movimento 5 Stelle e ora all’analisi dei media e degli elettori, un capitolo è dedicato al comparto sicurezza. E in particolare alle Forze Armate e alla Polizia. Nelle suddette voci si lascia intendere la messa in opera di interventi finalizzati ad aumentare i fondi da riservare al settore, con possibili aumenti di stipendio da inserire nei nuovi contratti; soprattutto si parla di nuove assunzioni per arricchire il comparto, già alle prese con sfide importanti quali la minaccia del terrorismo e non solo. Ecco le voci nel dettaglio.

Forze Armate: cosa prevede il contratto di governo Lega-M5S

Nel testo del nuovo contratto di Governo Lega-M5S, il capitolo 23 è dedicato alla Sicurezza, alla Legalità e alle Forze dell’Ordine. In merito a quest’ultima voce si legge quanto segue. “È necessario aumentare i fondi a disposizione del comparto per prevedere il potenziamento degli organici; con previsione di aumento del personale, rinnovo dei contratti in essere e riordino delle carriere”. L’aumento dei fondi si ritiene necessario per investire sulle dotazioni delle Forze Armate stesse. Tra queste si annoverano autovetture, arme non letali come taser o key defender, senza dimenticare armi e giubbotti antiproiettile per salvaguardare il personale dai rischi collegati alla minaccia del terrorismo. Inoltre bisognerà “investire nella formazione e in corsi di addestramento anti-terrorismo per tutti gli operatori che svolgono attività di controllo del territorio; compresi gli operatori delle specialità”.

Gli agenti che svolgeranno operaizoni di polizia stradale dovranno essere dotati di videocamera sulla divisa oltre che sull’autovettura e nelle celle di sicurezza. Pertanto i fondi stanziati servirebbero per arricchire la dotazione del personale del comparto; Ma saranno anche riversati nei nuovi contratti di cui si occuperà proprio il prossimo governo. Da qui risulta probabile un aumento retributivo, in contrasto con gli incrementi stabiliti dall’ultimo CCNL legato al comparto Sicurezza.

Forze Armate e non solo: Polizia e Vigili del Fuoco, cosa prevede il testo

In merito ai Vigili del Fuoco l’obiettivo principale è quello di stabilizzare i rapporti di lavoro, oltre che potenziare l’aspetto formativo. Altra frase chiave legata agli aumenti stipendio. Infatti si fa riferimento a un “adeguamento delle retribuzioni ai livelli previsti per le forze dell’ordine”. Per la Polizia Locale si dovrà invece agire su un riordino del comparto, con una riforma ad hoc che riveda una normativa “ormai datata”.

In conclusione, ai fini di potenziare la sicurezza sul territorio, bisognerà operare per l’accesso alle banche dati SDI (Sistema D’Indagine); migliorare la definizione dei compiti della polizia locale; introdurre l’obbligo delle dotazioni strumentali minime per il corpo; istituire tavoli regionali per il coordinamento della sicurezza urbana e della Polizia Locale; puntare sul nuovo contratto collettivo. Infine “si dovrà puntare a scomputare le spese relative al settore dai vincoli di bilancio”.

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