Pensioni ultime notizie: rapporto Istat assegni bassi, Uil “allarmante”

Pensioni ultime notizie: l’ultimo rapporto Istat sulle pensioni danno un quadro allarmante per la Uil. Ecco i dati più significativi.

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Pensioni ultime notizie: rapporto Istat assegni bassi, Uil “allarmante”

Sulle pensioni ultime notizie riguardano l’ultimo rapporto Istat sulle pensioni in Italia: lo scenario che emerge risulta piuttosto preoccupante per il fattore disuguaglianza, che allarga ancora di più la distanza tra ricchi, ovvero coloro i quali percepiscono assegni alti, e poveri, che percepiscono assegni di importo basso o molto basso.

Pensioni ultime notizie: cosa ci dice l’ultimo rapporto Istat sulle pensioni

Stando all’ultimo rapporto Istat, i pensionati italiani ammontano a 16 milioni di persone, mentre i trattamenti pensionistici erogati sono complessivamente 23 milioni circa. Per ciò che concerne la spesa pensionistica, nel 2018 si arriva a 293 miliardi di euro, ovvero 2,2 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente, con una incidenza sul Pil del 16,6%, +0,1% rispetto al 2017. Dei 293 miliardi di euro citati, il 91% (265 miliardi) corrisponde alle pensioni Ivs (invalidità, vecchiaia e superstiti), mentre il valore economico delle pensioni assistenziali (invalidità civile, assegno sociale, pensione di guerra) ammonta a 23,8 miliardi di euro circa e coinvolge circa 4,4 milioni di persone.

Come abbiamo anticipato, lo scenario più allarmante è fornito dalla disuguaglianza tra pensionati, ovvero dalla siderale distanza tra chi percepisce assegni di importo elevato e chi invece fatica ad arrivare a fine mese. L’Istat riferisce che il 36,3% dei pensionati riceve meno di 1.000 euro lordi, mentre il 12,2% arriva a fatica a 500 euro. A superare invece i 2.000 euro è un pensionato su quattro (24,7% del totale). Circa il 20% dei pensionati riceve pensioni più alte che coprono il 42,4% della spesa complessiva. Sostanzialmente significa che 1 pensionato su 5 che riceve un assegno di importo elevato percepisce la metà della spesa complessiva dedicata al comparto pensionistico. Di contro, chi percepisce un assegno più basso riceve il 5,2% della spesa pensionistica complessiva.

Pensioni ultime notizie: le reazioni di sindacati e associazioni consumatori

Questi numeri hanno ovviamente destato preoccupazione e generato riflessioni, soprattutto sul fronte sindacale e da parte dei movimenti a tutela dei consumatori. Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha parlato di un “quadro allarmante: troppe iniquità e divari Nord-Sud anche nel sistema previdenziale. Un pensionato su tre vive con 1.000 euro al mese. Molti non superano i 500 euro. Le donne sono penalizzate per la loro carriera discontinua. Intervenire è un dovere morale”.

Il segretario confederale della Uil Domenico Proietti si è invece soffermato sul dato concernente la spesa previdenziale, che nel 2018 rappresenta il 16,6% del Pil. Secondo Proietti questo dato rende ancora più necessaria la separazione tra assistenza e previdenza, in modo tale che emerga il dato reale che “la spesa pura per pensioni in Italia è sotto al 12% rispetto al Pil”, ovvero “perfettamente in linea con gli altri Paesi europei”.  

Carlo Rienzi (Codacons) parla di pensioni “da fame”, tra “le più basse d’Europa” e ovviamente anche le “più tassate”. Dall’Unione Nazionale Consumatori fanno sapere invece che “la disuguaglianza è un problema irrisolto di questo paese di cui dovremmo vergognarci”, proponendo un “fisco più equo, rispettoso dell’art. 53 della Costituzione”, che riguarda la capacità contributiva e la progressività del sistema tributario.

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