Vaccini: il cambio su Astrazeneca rallenta l’immunizzazione di massa. I numeri

Vaccini: il cambio su Astrazeneca rallenta l’immunizzazione di massa. I numeri

Vaccini: il cambio su Astrazeneca rallenta l’immunizzazione di massa. I numeri

Vaccini: cambiano le indicazioni sulle somministrazioni del composto Astrazeneca. Sarà somministrato solo agli over 60. La campagna vaccinale rallenta: quasi il 20% di somministrazioni in meno nel confronto tra gli ultimi due fine settimana.

Vaccini: Il cambio su Astrazeneca rallenta l’immunizzazione di massa

Vaccini: cambiano le indicazioni del Ministero della Salute sulla somministrazione di Astrazeneca: è la quarta volta nel 2021. Il composto anglo-svedese adesso torna ad essere riservato agli over 60: la modifica alle linee guida sembra rallentare la campagna di immunizzazione di massa. Tra il weekend del 12-13 giugno e quello precedente (sabato 5 e domenica 6 giugno) calano del 17,6%: sabato 12 somministrate 521.883 dosi (il 12,6% in meno rispetto al sabato precedente), domenica 13 somministrate 402.652 dosi (il 20,8% in meno rispetto allo stesso giorno della settimana precedente).

Le somministrazioni di Astrazeneca di sabato 12 giugno poco più di 26mila (60% in meno rispetto a sabato 5), quelle di domenica 13 intorno alle 17mila (74% in meno in confronto alla domenica precedente). Il dato getta un’ombra sul piano che a inizio giugno pareva ormai aver ingranato. Il 4 giugno si era toccata sfiorata quota 626mila inoculazioni: dopo il cambio delle indicazioni su Astrazeneca le regioni hanno dovuto sospendere molte prenotazioni di under 60 e cancellare gli Open Day organizzati. Chiaramente potrebbero diventare un problema le scorte del composto anglo-svedese (ma anche di quello Johnson&Johnson, che è basato sulla stessa tecnologia a vettore virale). Si parla di oltre un milione di dosi (più le 600mila di J&J) che rischiano di rimanere nei frigoriferi.

Seconda dose? Si opterà per Pfizer o Moderna

Lo smaltimento delle scorte diventa una questione ancora più pressante considerando che l’Aifa, l’Autorità per i farmaci, ha dato il via libera alla vaccinazione eterologa, il cosiddetto mix di vaccini. In pratica, gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose con Astrazeneca potranno fare la seconda con un composto ad mRNA (Pfizer o Moderna). Per quando riguarda le tempistiche, sempre l’Aifa indica in 8-12 settimane il range per effettuare il richiamo. Anche su questo punto, però, da segnalare come le regioni stiano andando in ordine sparso nonostante il ministro Speranza abbia parlato di “ordine perentorio”: Toscana, Piemonte, Liguria, Veneto sembrano già essersi adeguate alle nuove direttive ma, per esempio, dalla Campania si annuncia la volontà di non percorrere la strada della vaccinazione mista.

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