Sondaggio Ispo per Corriere della Sera: il 36% degli elettori PDL in dissenso con le scelte di Berlusconi

sondaggio ispo

Sondaggio Ispo per Corriere della Sera: il 36% degli elettori PDL in dissenso con la scelte di Berlusconi

Interessante sondaggio sull’attuale situazione politica realizzato da ISPO e pubblicato quest’oggi, 1° ottobre, sul Corriere della Sera. Indagando l’opinione rispetto alla decisione di Silvio Berlusconi di far dimettere i ministri del proprio partito, emergono posizioni decisamente differenti fra l’elettorato attuale del PDL (o Forza Italia, come tornerà a chiamarsi) e i delusi dal partito di Berlusconi: infatti fra i primi circa un terzo (36%) ritiene che Berlusconi abbia fatto male, ma quasi due terzi condivide la decisone, mentre fra i “delusi” la percentuale di coloro che si trovano in disaccordo con l’ex Cavaliere sale fino all’86%.

La posizione di dissenso espressa da alcuni ministri del PDL rispetto alla scelta di Berlusconi potrebbe sfociare in una nuova forza politica. Rispetto a questa ipotesi l’attuale elettorato di Forza Italia si divide fra circa una metà che dichiara che non voterebbe mai per questa formazione, dimostrando pertanto fedeltà assoluta a Silvio Berlusconi, e un’altra metà che invece voterebbe sicuramente un “partito dei dissidenti” (16%) o comunque lo prenderebbe in considerazione (32%).

Confrontando invece l’opinione degli elettori del PDL rispetto a quelli del Movimento 5 Stelle, anche in questo caso cambiano radicalmente le risposte rispetto a cosa sia meglio fare in questo momento: il 70% degli elettori del partito del Berlusconi ritiene che si debba tornare subito alle urne, mentre fra gli elettori “grillini” il 59% pensa che il Governo Letta debba cercare una nuova maggioranza. Una maggioranza dell’elettorato del M5S (58%) esprime comunque l’opinione che il movimento guidato da Grillo debba continuare a rifiutare un’alleanza con il PD, ma ben il 42% la pensa in maniera contraria, ritenendo che dovrebbe invece entrare in una nuova maggioranza ricercata da Letta in Parlamento.