Pdl, Alfano e i ‘suoi’ pronti a disertare il Cn Santanché “Si sveglieranno e sarà un incubo”

Fabrizio Cicchitto NCD

 

Scontro aperto nel Pdl. Da una parte Berlusconi ed i ‘lealisti’ capeggiati da Fittto. Dall’altra Alfano ed i suoi sostenitori: su tutti Fabrizio Cicchitto. Proprio Cicchitto in una intervista pubblicata sul ‘Mattino’ puntualizza che “l’escalation dei toni e delle minacce fatte trapelare da Berlusconi negli ultimi giorni verso i dissidenti del partito, hanno radicalizzato lo scontro interno”.

Cicchitto specifica: “Noi non siamo parte marginale del partito”. Il nostro documento ha raccolto finora “300 firme, delle quali ben 50 appartengono ad esponenti della Direzione: non è poco. Difficilmente torneremo a Canossa, siamo convinti della bontà della nostra linea di sostegno al governo e di fedeltà a Berlusconi”.

Alla domanda “onorevole: quand’è che è si è accorto di essere diventato diversamente berlusconiano?”, l’esponente del Pdl risponde “non c’è stato un momento preciso, è accaduto quando mi sono trovato di fronte ad una successione di iniziative una più sbagliata dell’altra: la marcia sul tribunale di Milano, le dimissioni dei parlamentari, e poi la crisi di governo. Per non parlare dell’assemblea di parlamentari nella quale mi fu negato di intervenire: io non condivido per niente un partito di soli monologhi”.

Verso il consiglio nazionale Pdl di sabato. Secondo Cicchitto “Nelle ultime ore c’è stata la radicalizzazione dello scontro da parte di fuochisti, lealisti e falchi, per cui sembra che vengano meno le condizioni per un dibattito sereno. Aggiungo anche che non è chiaro l’ordine del giorno e neanche il contesto nel quale una riunione così delicata dovrebbe svolgersi. Ecco dunque che i dubbi sulla nostra partecipazione sono meritevoli di approfondimento”.

Quanto all’accusa di voler scippare il partito a Berlusconi, aggiunge: “Non si tratta di scippo. Si tratta del fatto che c’è una parte del partito, parlamentari, consiglieri regionali, sindaci etc, che si riconosce nelle posizioni di Alfano. In ogni caso è assolutamente sbagliato fare quest’accelerazione ai danni del governo”.

Quali sono i rischi dello scontro nel Pdl? “Se si va ad elezioni immediate – precisa Cicchitto – il centrosinistra è già pronto con Renzi e noi invece non abbiamo un candidato, visto che Alfano non è condiviso da una parte del partito. Ma se poi non si va al voto le cose non sono meno gravi: da un governo amico si passerebbe ad un governo ostile, nel quale il Pdl non c’è. E allora mi chiedo: che senso ha questa accelerazione?”.

I veleni interni, insomma, non servono a nessuno. E fanno male al partito. “Penso – conclude – che non ci sia nessun motivo per cui si debba bollare alcuni esponenti del partito come traditori. Penso che la storia di Fini non c’entri proprio niente con quanto sta accadendo. E poi sono davvero stanco di certi toni davvero inusitati che sono stati utilizzati da alcuni, e che raggiungono il ridicolo”.

Dal canto suo Angelino Alfano prova a spegnere le polemiche con un messaggio sulla sua pagina Facebook. “Noi confidiamo e speriamo sempre che il nostro movimento politico resti unito. Siamo consapevoli e certi che il presidente Berlusconi, vittima di una grande ingiustizia giudiziaria, ha sempre tenuto un comportamento da uomo di Stato. Sono convinto che questa sia la linea che ha premiato Berlusconi e continuerà a premiarlo”.

Santanchè “Sabato si sveglieranno e sarà un incubo” – La deputata Daniela Santanchè, vicina ai cosiddetti falchi, del Pdl a proposito della fase che sta attraversando il partito ha dichiarato: “sabato spero che finisca: dobbiamo essere tutti d’accordo che si torna a Forza Italia e che tutte le deleghe sono in mano a Berlusconi, che è quello che prende voti per tutti e quindi deve poter decidere. Poi se c’è qualcuno che preferisce la poltrona del ministro, pensando di essere diventato capace e di essere il più bravo, si sveglierà e sarà un incubo”.

“Nel Paese – per Daniela Santanchè – c’è una stortura: abbiamo fatto questo governo di larghe intese, poi però non sono stati rispettati i patti. Il punto è che Forza Italia ha perso il focus, la mission, di stare al governo. Dobbiamo ricordare che tutti noi abbiamo vinto la lotteria, senza comprare il biglietto. Tutto è stato fatto da Silvio Berlusconi: non è che Alfano è diventato segretario perché ha vinto un concorso! Non è che la Lorenzin fa il ministro perchè ha vinto un concorso, ma perché Berlusconi lo ha deciso”.

“Oggi – conclude la deputata Santanché – in una situazione drammatica per lo Stato di diritto e per la democrazia, perché teniamo in piedi un governo che non serve all’Italia e agli italiani e che oltretutto caccia con un uso politico della magistratura, quelli che sono i nostri alleati di governo?”.

Rossi “Da Berlusconi unita’ contro alchimie Palazzo” – Si dice “certa che ancora una volta il presidente Berlusconi saprà convertire” le “differenze in nuova e ritrovata unita’” e ricorda che “il presidente Berlusconi, dal giorno in cui e’ sceso in politica ed ha creato Forza Italia, oltre ad esserne sempre stato il leader indiscusso ne e’ stato, con coraggio e passione, anche il simbolo dell’unita’”. Sono affidate a Maria Rosaria Rossi le parole di una articolata nota, diffusa dall’ufficio stampa Pdl, per rilevare che “al di la’ delle alchimie di Palazzo e della contrapposizione di idee e di interessi diversi, Silvio Berlusconi e’ l’unico leader attorno al quale si possono ritrovare uniti tutti coloro che credono nella Libertà e nella Democrazia”.

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