Pdl, tra Alfano e Berlusconi le posizioni restano distanti

 

Incontro Berlusconi Alfano. Si è tenuto ieri sera e si è concluso dopo la mezzanotte. Secondo le ricostruzioni le posizioni restano distanti tra il padre fondatore del Pdl e l’ultimo segretario del partito. Il punto di maggiore dissenso resta il sostegno al Governo Letta. Sembra rinviata, ma solo rinviata per ora, l’ipotesi scissione da parte del gruppo dei ‘governativi’.

Alfano, nel faccia a faccia con Berlusconi, avrebbe confermato che l’ala governativa del Pdl è determinata nel battersi contro la decadenza di Berlusconi dal Senato ma non ha intenzione di ritirare l’appoggio all’esecutivo, qualora fosse questa la proposta del Cavaliere al Consiglio nazionale di dopodomani.

Il vicepremier ha inoltre posto una condizione alla partecipazione dei governativi al Consiglio nazionale: in quella sede dev’essere garantita la possibilità di aprire il confronto senza prevedere il solo intervento di Berlusconi. Alfano ha anche proposto a Berlusconi la possibilità di rinviare il consiglio nazionale di sabato.

Berlusconi avrebbe confermato di ritenere impossibile continuare a governare con il Pd nel caso di una sua decadenza. Il via libera all’esclusione dal Senato equivarrebbe alla fine delle larghe intese.

Prima dell’incontro con l’ex premier, Alfano si era riunito con gli altri quattro ministri del Pdl che condividono la sua linea. E’ stata confermata la proposta di tenere separate le questioni che riguardano il governo da quelle inerenti la decadenza di Berlusconi, pur cercando di rinviare la data del voto dell’Aula del Senato. Nel gruppo di deputati vicini ad Alfano sembrano comunque intenzionati a disertare il consiglio nazionale di sabato sia Formigoni che Naccarato.

Mentre sull’ipotesi di ulteriore rinvio del voto del Senato arriva lo stop del Pd. ”Non è pensabile nessuna ipotesi di slittamento: è inutile che il Pdl cerchi alibi’‘, dichiara Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd.