Sondaggio Tecné per Tgcom24: inizio d’anno in flessione per il M5S, ma a crescere sono soprattutto astenuti e indecisi

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Sondaggio Tecné per Tgcom24: inizio d’anno in flessione per il M5S, ma a crescere sono soprattutto astenuti e indecisi 

La prima rilevazione del 2014 diffusa venerdì 10 gennaio da Tgcom24, conferma Tecné come l’istituto più favorevole nei numeri al centrodestra, che si conferma in vantaggio sul centrosinistra. Il Partito Democratico guidato da Matteo Renzi si mantiene sotto la soglia del 30 per cento e rispetto all’ultima rilevazione di dicembre si dimostra pressoché stabile passando dal 29,4% al 29,7%. Lieve flessione invece per Forza Italia e Nuovo Centrodestra che si attestano rispettivamente al 22,9% (-0,4%) e 5% (-0,3%), mentre risulta significativa la variazione per il Movimento 5 Stelle, che arretra al 20,6% dal 21,7% della rilevazione del 18 dicembre. Variazioni minime per i partiti minori, con la Lega Nord che al 3,8% si riavvicina al valore elettorale di febbraio ’13, così come risalgono sopra il 3% sia Fratelli d’Italia che SEL. Segno meno invece per l’UDC, ora al 2,6%, mentre tutte le altre forze politiche (tra le quali, Scelta Civica) rimangono sotto la soglia del 2 per cento.

Aggregando il consenso per coalizioni, il centrodestra delle ultime elezioni  si attesta al 36,7% precedendo ancora – come detto – il centrosinistra accreditato del 33,5%. Come già visto supera ancora il 20% il Movimento 5 Stelle, mentre sono marginali i valori riferiti all’area di centro (4,1%) e della sinistra extraparlamentare (3,1%). Da evidenziare, inoltre, come rispetto a tre settimane fa risulti in significativo aumento la percentuale di coloro che si dichiarano indecisi o intenzionati ad astenersi, i quali passano dal 46,1% al 49,7%. Guardando per concludere al dato attuale della fiducia nel Governo Letta, secondo i sondaggio Tecné i giudizi negativi appaiono in crescita e superano per la prima volta la metà dell’elettorato (52,6%), mentre diminuisce di conseguenza la percentuale di coloro che guardano positivamente all’esecutivo, scesa oramai al 32% (-2,7% rispetto al 18 dicembre).