Letta, “In Kuwait accordi importantissimi contro il disfattismo”

Letta, “In Kuwait accordi importantissimi contro il disfattismo”

Si conclude la missione del premier Letta nel medio oriente, con “notevoli risultati”, come lo stesso premier dice. Fissato un accordo di investimenti in Italia dai fondi sovrani del Kuwait.

“Torno a casa stanco ma con il sorriso” dice il Presidente del Consiglio Enrico Letta. Dal medioriente arrivano “risultati notevoli” sul piano economico e industriale. “Torno a casa ancora più determinato e cosciente che l’Italia ha imboccato la strada giusta” afferma il premier alla fine dei colloqui con il governo del Kuwait. Infatti le trattative con Sheikh Jaber al-Mubarak, primo ministro del governo del Kuwait, hanno definito una serie di accordi economici che sono “vitali per l’Italia”.

Il principale accordo stretto trai due diplomatici è l’investimento in un solo colpo di 500 milioni di euro da parte del Kia, il più importante fondi di investimento sovrano gestito interamente dal governo del Kuwait. Il fondo servirà a dare sostegno alle industrie italiane e aiuterà le imprese ad uscire dal credit crunch che, a causa della crisi, sta stritolando l’economia italiana. Il fondo sarà gestito da una società a capitale misto, di cui il 20% sarà di possesso del Kia, mentre l’80% sarà governato dal Fondo Strategico Italiano (FSI).

Altro punto dei colloqui è stato anche la questione Alitalia. Infatti è di qualche giorno fa la notizia di colloqui a livello avanzato della compagnia di bandiera con il colosso Etihad airlines. Infatti, la società asiatica, è pronta a versare una quota di partecipazione fino al 49.9% del valore di mercato di Alitalia. Sulla questione si è ribellata Lufthansa che ha fatto esposto all’Unione Europea per un presunto aiuto di stato, accusa rimandata al mittente dal Ministro Lupi.

Al termine dei colloqui, alla conferenza stampa di rito, Enrico Letta non si è risparmiato alcune critiche in Patria. “Questi accordi sono importantissimi, la migliore risposta al disfattismo”. Il riferimento è per Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, che sin dall’insediamento di Letta nel marzo scorso non ha mai fatto mancare la propria voce critica verso l’attività del governo. Letta assicura che questi accordi aiuteranno in modo significativo a creare nuovi posti di lavoro in Italia. “Spero che anche Confindustria apprezzi questi risultati e dia segnali di fiducia e non solo di disfattismo”, ha detto ancora Letta, che invita gli italiani a notare che gli stranieri si fidano dell’Italia, nonostante le difficoltà incontrate con il debito pubblico e la crisi dell’euro.

Nonostante gli inviti di Letta, però, arriva puntuale la risposta di Giorgio Squinzi, il quale invita l’Italia a prendere provvedimenti verso quella burocrazia che sta “ingabbiando cittadini e imprese nazionali”. “La troppa burocrazia – continua Squinzi – è un problema per l’economia, cosa chiara alla maggior parte dei Paesi stranieri che si sono mossi verso la sburocratizzazione al contrario dell’Italia”.

Francesco Di Matteo