Sondaggio elettorale Ipsos per il Corriere: PD in picchiata, boom Lega Nord

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Pubblicato sul Corriere della Sera di domenica 18 gennaio l’ultimo sondaggio elettorale Ipsos, che evidenzia risultati particolarmente significativi sia per quanto concerne le intenzioni di voto, in particolare nel raffronto con i dati di sondaggio del novembre scorso, sia nel giudizio sull’operato del Governo Renzi. Denominatore comune, la crisi di consenso verso il Presidente del Consiglio e segretario PD rispetto ai dati di pochi mesi fa soltanto.

Il Partito Democratico si attesta al 34,8%, il dato più basso da quasi un anno a questa parte e in calo del 3,5% rispetto a due mesi fa. Sempre nell’area di centrosinistra è pressoché invariato, invece, il valore di SEL, ora al 3,8%, dimostrando come non vi sia stato un flusso di consensi dal PD verso i partiti alla sua sinistra.

Nel centrodestra si assiste invece al boom della Lega Nord di Matteo Salvini, accreditata del 12,8% e cresciuta di ben il 4,7% negli ultimi 60 giorni. A rimetterci qualcosa è Forza Italia, oggi al 14,8% e in flessione dell’1,3% rispetto a novembre, mentre tutte le restanti forze politiche della coalizione guadagnano qualche decimale: il Nuovo Centrodestra si attesta al 3,5%, Fratelli d’Italia al 3,2% e l’UDC al 2%.

Non significativa la variazione del dato relativo al Movimento 5 Stelle, accreditato del 20,6%, che non approfitta, quindi, dell’emorragia di consensi del PD. L’area dell’indecisione e del non voto viene, infine, indicata al 33,7%, in leggero aumento rispetto a due mesi prima.

Complessivamente, secondo il sondaggio elettorale Ipsos, si riduce quindi a circa due punti percentuali la distanza fra centrosinistra (38,6%) e centrodestra (36,3%), quando soltanto a novembre il vantaggio dell’ex coalizione bersaniana era di circa il 10% e alle europee di maggio del 13,7%.

Per concludere, il dato riguardante il giudizio sull’operato del Governo Renzi evidenzia un trend decisamente negativo: sopra la soglia del 60% fino all’estate scorsa, in pochi mesi i giudizi negati sono divenuti la minoranza fino all’attuale 44%.