Noemi Durini: interrogatorio Lucio annullato, ecco perchè

Cronaca ultime notizie: l'ultimo sms di Noemi Durini prima di morire

Noemi Durini: interrogatorio Lucio annullato, ecco perchè

Per motivi organizzativi, è stato annullato l’incontro, inizialmente stabilito il 12 maggio, tra il reo confesso dell‘omicidio di Specchia e il pubblico ministero della Procura dei Minori di Lecce, Anna Carbonara. Sarebbe stato proprio Lucio Marzio, responsabile della morte di Noemi Durini, a richiedere l’interrogatorio per dare nuovi indizi sulla morte della ragazza. Il ragazzo aveva giò fornito, a più riprese, verità che vedevano coinvolti terzi nella vicenda. Dopo aver scagionato, temporaneamente e parzialmente, gli accusati, è stata anche  sottoposto a perizia psichiatrica.

Ultime notizie, omicidio Durini / l’appello del padre a Lucio

Le ricostruzioni dell’accaduto fornite da Marzio

Il diciottenne originario di Montesardo è attualmente detenuto presso il carcere di Quartucciu, Cagliari, ove era stato trasferito dall’Istituto minorile penale di Bari. Rinchiuso per omicidio premeditato della fidanzata Noemi Durini, studentessa di sedici anni. Lucio Marzio era ancora minorenne. Era stato descritto come animato da personalità violenta, esacerbata dalla conflittualità del rapporto con i genitori di Noemi. Circa una settimana prima della scomparsa della ragazza, avvenuta il 3 settembre 2017,  sua madre, infatti, lo aveva segnalato alla magistratura minorile, spinta proprio dal suo stesso comportamento. Purtroppo la denucia della mamma di Noemi non ha che prodotto un deciso peggioramento nei rapporti tra le due rispettive famiglie. Infatti, i provvedimenti cautelari, che la Procura si era proposta di attuare, sono stati posti in essere troppo tardi: il ragazzo aveva ricevuto l’ordine di tenere le distanze da Noemi solo a seguito della denuncia della sua scomparsa.

Dieci giorni dopo, il 13 settembre Lucio Marzio ha fatto ritrovare il corpo della ragazza, sepolto sotto i massi di Castrignano del Capo, a 30 chilometri da Specchia, il paese dove viveva la ragazza. L’auto accusa della sua colpevolezza è stata poi smentita da altre versioni che hanno pilotato le responsabilità dell’accaduto dapprima verso il meccanico di Patù, Fausto Nicolì, cinquantenne, amico della giovane coppia.

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Come anticipato, non tutti i nomi chiamati in causa da Marzio sono stati prosciolt.i L’uomo è attualmente indagato come  anche per pedopornografia e prostituzione minorile. Diversi mesi dopo, è seguita una seconda confessione del ragazzo, che vedeva il proprio padre, Biagio Marzio, coinvolto, per aver coadiuvato il figlio nell’atto di occultamento del cadavere, sotto i massi dell’uliveto. L’uomo ha rigettato da sé ogni coinvolgimento nella storia, dichiarando pubblicamente la presunta richiesta che avrebbe avanzato Lucio: al fine di scagionare suo figlio, era stato richiesto al padre di addossarsi ogni responsabilità del delitto.

La lettera di Lucio al papà di Noemi Durini

Dal carcere, Lucio ha scritto anche una lettera a Umberto Durini, il padre della sedicenne brutalmente uccisa. Le parole del ragazzo lasciavano trapelare affetto, a dispetto dell’atteggiamento contrastante che imperava precedentemente tra le famiglie. Nel corso di un’intervista, il signor Umberto ha incitato il ragazzo a liberarsi, a confessare la piena verità, convinto del fatto che ci siano ancora troppi aspetti che il giovane stia tralasciando. Sarà stato dunque accolto questo monito, quando Lucio ha richiesto la possibilità di rilasciare altre dichiarazioni, secondo l’indiscrezione proveniente da Quarto Grado? Soltanto il tempo potrà essere portatore di nuove verità.

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