Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos pubblicato da Ballarò esistono indicazioni molto diverse rispetto ad altre rilevazioni realizzate, anche di recente.
La situazione dei singoli partiti presenta un Pd davanti di un punto percentuale al Movimento 5 Stelle. I due partiti raggiungono rispettivamente il 28% e il 27%. Un po’ più indietro appare il Pdl che si avvicina al 22%, mentre continua a perdere consensi il Partito di Monti raggiungendo appena l’8%.
Le formazioni minori risultano tutte in difficoltà, tranne la Lega che rimane, se pur di poco, sopra il 4% mentre Sel, Rc e agli altri partiti continuano a perdere voti rispetto ai già modesti risultati ottenuti alle ultime elezioni politiche.
Analizzando i dati in maniera aggregata vediamo come si conferma un sottilissimo scarto di due punti percentuali a vantaggio del centro-sinistra sul centro-destra mentre Grillo, ovviamente, rimane al 27%.
In definitiva, a legge elettorale invariata, non ci sarebbero particolari cambiamenti rispetto alle ultime elezioni. Il centro-sinistra, se pur di poco, otterrebbe il premio alla Camera e al Senato, con molta probabilità si avrebbe una situazione di stallo.
Probabilmente il disperato tentativo di formare un governo trova la principale ragione in una legge elettorale in grado di garantire un vincitore certo. Tuttavia, al di là delle formule, rimane evidente che la crisi economica-democratica ha probabilmente affossato il bipolarismo dando vita ad un tri-polarismo rissoso e incoerente che rischiamo di vedere per qualche anno.