Legge elettorale, Lupi “In maggioranza intesa su sindaco d’Italia”

Legge elettorale, Lupi "In maggioranza intesa su sindaco d'Italia"

Legge elettorale, Lupi “In maggioranza intesa su sindaco d’Italia”.

“Un accordo di massima nella maggioranza per un sistema sul modello del sindaco d’Italia c’è già. Va messo a punto e va discusso anche con le opposizioni, ma non c’è alcun motivo perchè non si debba partire da lì”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, in un’intervista al Corriere della Sera. “Pensiamo che il Mattarellum – spiega – non risolva il problema dell’imposizione dall’alto dei candidati, e che possa portare a degenerazione del sistema politico. Il sistema spagnolo crea un bipartitismo”. Invece, ribadisce, “sul modello del sindaco d’Italia, che ha dimostrato di funzionare bene e che può essere migliorato inserendo le preferenze e un premio che non sia distorsivo, esiste già nella maggioranza una sostanziale condivisione”.

 

Lupi si dice “convinto che si partirà da una proposta di maggioranza. Anche perchè non avrebbe senso partire da un accordo con chi, come Fi, ti dice: facciamo questo sistema per andare subito a votare”. E aggiunge: “Sottostare a certi ricatti sarebbe da irresponsabili”. A riguardo il ministro ricorda: “Noi, come il Pd, ci siamo impegnati proprio perchè il governo duri 14 mesi”. Riguardo al contratto di programma “ci saranno pochi punti, noi porremo i nostri” e, sottolinea, “non arretreremo di un millimetro. I democratici presenteranno i loro, e poi faremo la sintesi”. Alla domanda se sulle unioni civili Ncd sia disposto a trattare, risponde: “Sui diritti civili individuali non abbiamo preclusioni. Altra cosa è mettere in discussione il concetto di famiglia o toccare il tema delle adozioni”.

Boschi: “” – Entro maggio si potrebbe arrivare all’approvazione definitiva della nuova legge elettorale. Intervistata da Radio24, la responsabile riforme del Pd Maria Elena Boschi attende gli esiti degli incontri con le altre forze politiche per capire quale sistema sarà scelto. A chi teme che, qualora si andasse verso il sistema spagnolo per includere anche Forza Italia nell’accordo, il Nuovo centrodestra smetta di sostenere Letta, la Boschi risponde “Non credo che Ncd farà venire meno il proprio appoggio al Governo per una legge elettorale che potrebbe non andare incontro ai loro desiderata. Anche perché la legge elettorale si fa negli interessi dei cittadini e del Paese, non di un partito o di un altro”.

Il passaggio alla Camera dovrebbe essere veloce: “Conto di chiudere l’esame alla camera tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio, perché fintanto che nel nostro Paese ci sarà il bicameralismo perfetto deve esserci un passaggio al Senato, che potrebbe modificare e rinviare alla Camera. Per noi il termine ultimo è maggio per l’approvazione definitiva. Gennaio è il mese decisivo“. Non è presto per parlare di formule e modelli, come sostiene Schifani: “Prima di essere trasferita alla Camera, la legge elettorale è stata per mesi in discussione al Senato, con audizioni e approfondimenti. Credo che ci sia stato tutto il tempo di elaborare una proposta. Ora è il momento di passare ai fatti”. E in ogni caso, una nuova legge elettorale non significa voto in tempi brevi: “Questo non è l’obiettivo del Partito democratico”.