Il Mattinale: “Berlusconi farà sintesi sulle riforme”

Sono in molti all’interno di Forza Italia ad essersi turati il naso dopo l’ultimo incontro tra Renzi e Berlusconi che di fatto ha rinsaldato il patto del Nazareno. Un gruppo di senatori azzurri capitanati da Augusto Minzolini ha manifestato tutto il suo disappunto per la linea politica che il partito sta perseguendo. Secondo l’ex direttore del Tg1, Forza Italia si sta appiattendo sulle proposte renziane e questo atteggiamento rischia di disorientare ancora di più l’elettorato di centrodestra. Il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo di Forza Italia alla Camera, prova con un editoriale a serrare le fila e a ricompattare le varie anime del partito. “La nostra unità intorno al presidente Berlusconi è stata rafforzata dal confronto. Martedì sarà il momento in cui Silvio Berlusconi proporrà la sintesi. E ad essa è necessario conformare le scelte e i voti di chiunque voglia essere parte viva di un movimento, che non può permettersi frantumazioni personalistiche, sia pure per nobili motivi” si legge nella nota.

“Dunque ci siamo altro che, se ci siamo. Addirittura pensiamo. Abbiamo idee. Di più: voglia di combattere e batterci per un ideale. Libertà, onore, e la vita diventa un’avventura preziosa. Altro che partito di plastica, fatto da parlamentari nominati e perciò in stato di catalessi intellettuale. Il nostro giovedì è stata una esplosione di vitalità democratica”. “Forza Italia – prosegue – rilancia se stessa, ed è la genialità del Presidente Berlusconi a farne da catalizzatore, con la sua presenza e guida, perchè tutti quelli del suo movimento sanno bene che non esistono steccati ideologici dove sistemare le pecorelle fedeli, separandole da chi dissenta. Siamo concordi sul fatto che le riforme siano necessarie. Ed è giusto che il pallino lo abbia la forza di maggioranza relativa, sia pure di uno 0,37 per cento, gonfiato da un premio elettorale elefantiaco. Ma questo non significa bere una pozione velenosa. È fuori discussione la bontà della decisione di Silvio Berlusconi di mantenere fede ad un patto di riforme. Ma questo patto non può implicare l’adesione passiva di Forza Italia a una forma istituzionale da Paese sudamericano bolivarista”.