Viaggio nel nuovo Parlamento/1: Piemonte

Inizia dal Piemonte il viaggio del “Termometro Politico” alla scoperta del nuovo Parlamento. Dei futuri probabili nuovi eletti alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica.

Prima del “buio elettorale” numerosi sondaggi hanno dipinto risultati fra loro altalenanti, se Euromedia di Alessandra Ghisleri proponeva un quadro decisamente più favorevole al centrodestra guidato dal redivivo Silvio Berlusconi, altre case ribadivano un distacco fra la coalizione del Cavaliere e quella del “Bene Comune” (Pierluigi Bersani ndr) ben maggiore.

Noi di “Termometro Politico”, come da anni è nostro costume, vi proponiamo un “quadro d’insieme” con una media fra i risultati delle varie case sondaggistiche e che dovrebbe tendere ad eliminare quello che in America è chiamato “in-house effect”. Ovvero la preferenza di un sondaggista nei confronti di un particolare schieramento politico. Per ogni partito proporremo un numero di seggi pressochè sicuro, e un numero probabile laddove la loro prestazione dovesse dimostrarsi particolarmente buona.

PIEMONTE

Il Piemonte negli ultimi anni ha sempre avuto una particolarità: a Torino ha sempre vinto, o quasi, il centrosinistra mentre nelle periferie e nelle altre città e province minori, con poche eccezioni, ha prevalso spesso il centrodestra soprattutto grazie alla spinta proveniente dalla Lega Nord. Il quadro d’insieme ha visto una regione alquanto neutra, forse leggermente tendente verso il centrodestra ma che a seconda degli umori del momento poteva facilmente cambiare schieramento.

Fra una settimana la maggior parte degli esperti politici assegnano la vittoria al Senato allo schieramento del centrosinistra che si garantirebbe così il premio di maggioranza regionale di 13 senatori contro gli 8 delle opposizioni. Ma vediamo la situazione più nel dettaglio e i nomi dei futuri deputati e senatori.

Camera dei Deputati (Piemonte 1)

La circoscrizione Piemonte 1 corrisponde grossomodo a Torino e Provincia. Qui il risultato del centrosinistra dovrebbe essere particolarmente soddisfacente.

Il Partito Democratico è certo di eleggere almeno dieci deputati fra cui l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, Paola Bragantini, Giacomo Portas, Francesca Bonomo, Edoardo Patriarca, Anna Rossomando, Andrea Giorgis, l’operaio Antonio Boccuzzi, Silvia Fregolent e Umberto D’Ottavio. In forse altri tre candidati: Davide Mattiello, Roberto Tricarico e Silverio Benedetto.

Per SEL certa l’elezione del capolista Giorgio Airaudo e di Celeste Costantino. In forse Michele Curto e Carla Mattioli.

Per Centro Democratico, in forse, il solo Gaetano Porcino.

Il Popolo della Libertà dovrebbe eleggere almeno due deputati: il segretario Angelino Alfano e l’ex radicale Daniele Capezzone. In forse invece la deputata Annagrazia Calabria, Gilberto Fratin, Bartolomeo Giachino e  Osvaldo Napoli. Sarebbe in posizione non eleggibile l’ex socialista e sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver.

Due soli deputati “torinesi” per la Lega Nord: il governatore Roberto Cota e, in forse, Stefano Allasia. Se Cota dovesse rinunciare per incompatibilità potrebbe subentrare il terzo in lista Davide Cavallotto.

La Destra  e Fratelli d’Italia potrebbero mandare a Roma i soli Francesco Storace (o Livio Proietti) e Giorgia Meloni (o Agostino Ghiglia).

L’unico deputato certo d’elezione per il Terzo Polo è il capolista per Scelta Civica con Monti, Paolo Vitelli. A fargli compagnia potrebbero, ma non con certezza, essere il compagno di lista Giovanni Monchiero, l’UDC  Ferdinando Adornato (o Marco Calgaro) e Gianfranco Fini (o Deodato Scanderebech) per Futuro e Libertà.

Chiudiamo con Rivoluzione Civile che potrebbe eleggere il solo Antonio Ingroia (o Franco La Torre) e col Movimento 5 Stelle, certo dell’elezione della capolista Laura Castelli e con, in forse, Silvia Chimienti e Eleonora Bechis.

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Camera dei Deputati (Piemonte 2)

Nel “resto del Piemonte” dovrebbe andare meglio il centrodestra.

Per il Partito Democratico certa l’elezione di sette candidati: Mino Taricco, Luigi Bobba, Massimo Fiorio, Flavia Nardelli, Enrico Borghi, Cristian Bargero e Franca Biondelli. In forse Francesco Bonifazi, Gianluca Benamati e Chiara Gribaudo.

Solo un deputato sicuro per SEL: il leader Nichi Vendola (o, in caso di rinuncia, Fabio Lavagno) in forse sarebbero lo stesso Lavagno, Federica Rondinelli e Roberto Pietrobon. A chiudere Centro Democratico con l’elezione, in forse, del solo ex Italia dei Valori Massimo Donadi.

Per il centrodestra sicura l’elezione di 3 deputati del PDL e 1 della Lega Nord. Il partito di Silvio Berlusconi eleggerebbe il segretario Angelino Alfano, Enrico Costa e l’ex ministro Elio Vito. In forse invece Bruno Archi, Roberto Marmo e Danilo Rapetti. Per il “Lumbard” certa l’elezione del solo Roberto Cota con, in forse, Gianluca Buonanno e Roberto Simonetti. A chiudere La Destra e Fratelli d’Italia con la possibile elezione di, rispettivamente, Francesco Storace (o Livio Proietti) e Giorgia Meloni (o Gaetano Nastri).

Due i deputati certi per il Terzo Polo: il “civico” ed attuale Ministro della Sanità Renato Balduzzi e l’UDC nonché Ministro dell’Agricoltura Mario Catania. Ad accompagnarli a Roma potrebbero essere per Scelta Civica con Monti anche Mariano Rabino e Giovanni Falcone e per Futuro e Libertà Gianfranco Fini o Roberto Menia.

Si chiude con Antonio Ingroia (o Antonio Di Luca) per Rivoluzione Civile e col Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che eleggerà sicuramente Fabiana Dadone e Davide Crippa e probabilmente anche Mirko Busto e Paolo Romano.

Senato della Repubblica

Il centrosinistra sembra, a questa tornata elettorale, abbastanza certo di vincere il premio di maggioranza al Senato. Ecco quale senatore dal Piemonte siederà a Palazzo Madama:

Per il Partito Democratico, fra gli altri, il medico Ignazio Marino, il parlamentare di lungo corso ed ex Ministro Vannino Chiti oltre a Stefano Lepri, Daniele Borioli, Elena Ferrara, Elena Fissore, Nicoletta Favero, Nerina Dirindin, Patrizia Manassero, Magda Zanoni e Stefano Esposito. In forse Mauro Marino e Federico Fornaro. SEL di Nichi Vendola eleggerebbe la sola Monica Cerutti.

Per il Popolo della Libertà certa l’elezione del leader Silvio Berlusconi (che dovrebbe però optare per l’elezione in Lombardia) e del senatore di lungo corso Lucio Malan. Nel caso in cui Berlusconi opti per la Lombardia ad essere sicuramente eletta sarebbe anche Manuela Repetti. In forse l’elezione di Maria Rizzotti. Per la Lega Nord Giulio Tremonti (che, optando per la Lombardia, lascerebbe il posto a Michelino Davico) e in forse Maria Piera Pastore.

Il Terzo Polo eleggerebbe con ragionevole certezza l’ex Presidente delle ACLI Andrea Olivero e l’europarlamentare Gianluca Susta. In forse invece il terzo in lista Gianluigi Magri.

Chiude il Movimento 5 Stelle con l’elezione pressoché sicura di Marco Scibona e Carlo Martelli.

Daniel Curcio