Elezioni Regionali: sondaggi a confronto

elezioni regionali - Termometro Politico

Ci si avvicina alle elezioni politiche e come ovvio si moltiplicano i sondaggi elettorali: questo permette anche di avere una stima più raffinata per chi come il Termometro Politico dà molto valore alle medie dei sondaggi per avere un quadro più chiaro e realizzare proiezioni più affidabili.

Ma non ci sono solo le elezioni politiche: Lazio, Molise e Lombardia eleggeranno il loro nuovo consiglio regionale, per cui sondaggi elettorali vengono realizzati anche in questi campi.

In particolare si evidenziano due sondaggi, realizzati rispettivamente da Ipsos per le Regionali in Lombardia ed Euromedia per le regionali in Lazio. Entrambe regioni cadute anticipatamente a causa di vicende giudiziarie che hanno molto colpito l’opinione pubblica.

In Lombardia, si affrontano principalmente tre contendenti: Ambrosoli è il candidato del centrosinistra, dopo aver vinto le primarie; l’ex sindaco di Milano Albertini è il candidato “montiano” dopo aver lasciato il Pdl (in un primo momento sarebbe dovuto essere anche il candidato pidiellino, sponsorizzato dal Celeste Formigoni); Maroni guida invece la coalizione di centrodestra, a seguito del patto siglato a livello nazionale tra Lega e Pdl, patto con il quale Albertini è stato scaricato e Formigoni si è trovato in fuorigioco.

Veniamo ai dati:

Lista %
Sinistra Unita 1,1
PD 24,7
IDV 2,8
SEL 3
Lombardia per Ambrosoli – patto civico 4,4
Altre liste Ambrosoli 3,8
Totale Ambrosoli 39,8
UDC 2,2
FLI 0,8
Lombardia Civica per Albertini 5,5
Totale Albertini 8,5
PDL 11,2
Lega Nord 19,5
Lista Maroni Presidente 7,7
Altre liste Maroni 1,5
Totale Maroni 39,9
Movimento 5 stelle 8,4
altre liste (Radicali, Fermare il Declino) 3,7
totale voti validi 100

Come in altri sondaggi elettorali, in specie per le elezioni politiche, il risultato in Lombardia questa volta è tutt’altro che deciso: l’ago della bilancia, anche qui, è rappresentato da un centro montiano che in questo caso esprime un candidato “interno” all’elettorato berlusconiano, che da un lato è frenato a sinistra dal proprio passato politico, dall’altro però potrebbe attrarre voti decisivi da quell’elettorato di centrodestra che non accetta un candidato leghista. Il suo peso elettorale è ancora piuttosto basso, e di qui alle elezioni il sistema elettorale regionale potrebbe penalizzarlo in favore dei candidati prevalenti: Maroni e Ambrosoli, divisi ora da un decimo di punto a favore dell’ex Ministro.

Questi dati sono molto simili alla stima che la stessa Ipsos aveva realizzato tempo addietro per il Senato: in quel caso, sia la coalizione di centro sinistra che quella di centrodestra cedono percentuali importanti alla lista unitaria del Professor Monti, portandosi entrambe al 32,5% e lasciando al Premier uscente il 16,3%. In gran parte, i punti in meno del centrosinistra sono quelli che al Senato sono assegnati alla Lista Ingroia (che alle regionali non è presente ma compare sotto varie liste nella coalizione Ambrosoli). Rispetto alla proiezione per il Senato, nel sondaggio regionale anche il Movimento 5 Stelle perde circa 3 punti percentuali.

Proiezione Senato Lombardia %
coalizione Berlusconi 32,5
coalizione Bersani 32,5
coalizione Monti 16,3
coalizione Ingroia 5,6
Movimento 5 stelle 11,5
altri 1,6
Totale 100

Veniamo al Lazio, anch’esso caduto per le ben note vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ormai celebre Franco “Batman” Fiorito e molti altri. In questo caso il sondaggio è stato effettuato da Euromedia Research, e lo scopo è stato quello di testare quattro diversi candidati per il centrodestra: l’ex Governatore Francesco Storace (che con ogni probabilità sarà in effetti il candidato unico del centrodestra, malgrado il parere contrario dell’ex Ministro Giorgia Meloni), l’ex ministro Maurizio Gasparri, la Pm Simonetta Matone e la giovane Beatrice Lorenzin, in un primo momento candidata del Pdl.

I risultati di questo sondaggio quindi possono essere letti sotto due punti di vista: l’apprezzamento per i quattro leader e il consenso ai candidati degli altri schieramenti.

Candidato – coalizione Ipotesi Storace Ipotesi Matone Ipotesi Gasparri Ipotesi Lorenzin
Cdx 32 30,6 32,4 26,6
Zingaretti – Csx 44,8 46,6 45,5 47,6
Bongiorno – Cx 11,2 11,3 10,5 13,4
Barillari – M5s 8,4 7 7 8,5
Romagnoli – FT 0,4 0,3 0,2 0,8
Di Stefano -CPI 1 1,6 1,5 0,4
Baldassarri – Fid 1,2 1,5 1,7 1,3
Fiore – FN 1 1,1 1,2 1,4
Indecisi 18,1 18,4 18 19,1
Nota: FT è Fiamma Tricolore, FiD è Fermare il Declino, CPI è Casa Pound,FN è Fiamma Tricolore

(per continuare la lettura cliccare su “2”)

Il primo dato che emerge è la ragione per cui Beatrice Lorenzin non è più la candidata del Cavaliere in Lazio. Berlusconi ha molta fiducia nei sondaggi, in particolare per quelli di Euromedia, e i dati parlano chiaro: la Lorenzin avrebbe perso male – molto male – le elezioni. In secondo luogo emerge il terzo posto assoluto di Simonetta Matone (sia per quanto riguarda i voti portati alla propria coalizione che quelli ottenuti dai competitor). Resta infine da capire perché sia stato scelto Storace e non Gasparri. Al di là della probabile spartizione di candidature tra i partiti della coalizione nazionale, quel che emerge dal sondaggio è che con Storace candidato – a parità di indecisi -, le liste di estrema destra perdono mezzo punto percentuale, come anche Zingaretti e lo stesso Storace, e guadagnano l’1,4% il Movimento 5 Stelle e lo 0,7% il centro “montiano”. Non è chiaro quali siano i flussi, ma è probabile che sia stato scelto Storace perché ritenuto maggiormente in grado di attrarre i voti di destra, e si sia ritenuto Gasparri non sufficientemente in grado di sottrarre voti al centro.

In secondo luogo possiamo confrontare i dati di questo sondaggio con le proiezioni Ipsos/Sole24Ore per il Senato. Il punto di maggiore accordo tra i due sondaggi elettorali riguarda il divario tra le coalizioni: in entrambi i casi la vittoria del centrodestra appare improbabile, come si evince dalla tabella sotto.

coalizione Berlusconi (con Lega) 21,6
coalizione Bersani 39,5
coalizione Monti 16,5
coalizione Ingroia 6,6
Movimento 5 stelle 14
altri 1,8
Totale 100

Il centrodestra al Senato è dato da Ipsos per spacciato, con percentuali inferiori a quelle della stessa Lorenzin. Anche la coalizione di Bersani prende meno di quella di Zingaretti (che in buona sostanza ingloba anche il consenso ad Ingroia), ma quasi il doppio del Pdl. Si nota, anche in questo sondaggio, il peso di Monti, la cui coalizione anche in questo caso ottiene più consenso dell’omologa regionale (pur essendo il divario contenuto). Anche in questo caso, il M5S a livello regionale il M5S sembra soffrire un po’ (tra le due rilevazioni, perde la metà dei consensi).

Di sicuro sondaggi sulle regionali verranno realizzati anche nei prossimi giorni, e sarà importante tenerli d’occhio, perché anche da lì passa la strada per Palazzo Chigi.