E arriva la app “Matteo-Renzi-premier”

Pubblicato il 7 Marzo 2014 alle 14:42 Autore: Maurizio Belli

Sono passate poche settimane da quando Matteo Renzi è diventato Presidente del Consiglio, con tutto il suo carico di novità, modernità, velocità. Un’ondata di rinnovamento e tecnologia che ha investito anche i rituali stantii e vecchi della politica romana. E adesso Matteo Renzi diventa “Matteo-Renzi-premier”, il primo Presidente del consiglio-App, facilmente scaricabile sul proprio telefonino: ecco le principali funzioni.

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Abolizione del Senato – Il bicameralismo perfetto rallenta il Paese ed impedisce le riforme. Con “Matteo-Renzi-premier” l’eliminazione del Senato si fa con un semplice clic: per abolire questa inutile ed anacronistica istituzione, risalente all’epoca romana e quindi secondo Renzi da rottamare come qualsiasi altra cosa inventata prima dell’IPhone, basterà cliccare su “Abolisci senato ORA” sul sito www.matteorenzipremier.it.

Semplificazione legislativa – Le lungaggini legislative italiane ostacolano le riforme e frenano il paese. Con “Matteo-Renzi-premier” i testi delle leggi si dovranno forzatamente ridurre a 140 caratteri, giusti giusti per entrare in un tweet. Per approvare i decreti, che verranno ideati e twittati da Renzi sul suo seguitissimo profilo, ai parlamentari basterà etichettarli tra i “preferiti”. I cittadini italiani potranno così scoprire se c’è un nuovo rimborso elettorale, una nuova tassa da pagare o una nuova legge ad personam con una semplice e rapida sbirciata al proprio smartphone.

Sostituzione del Presidente del Consiglio – Efficienza, preparazione, competenze? Concetti anacronistici e rottamati; con “Matteo-Renzi-premier” i Presidenti del consiglio bravi ma impopolari avranno vita breve. A Palazzo Chigi ci andrà solo chi può vantare una notorietà conclamata e giudicata secondo criteri rigorosi, in linea con il nuovo corso renziano: non meno di 100mila followers su Twitter, non meno di 500mila “Mi piace” su Facebook, almeno un profilo Instagram o Pinterest. Spiegato così il defenestramento di Enrico Letta, apprezzato in Europa ma poco cacato in rete.

Voto di fiducia in Parlamento – Dite addio alle vecchie trappole parlamentari e ai giochi di potere da Prima Repubblica. Con “Matteo-Renzi-premier” a decidere se dare la fiducia o meno al giovane governo del giovane premier non saranno polverosi e litigiosi parlamentari, ma sarai tu, giovane cittadino. Per partecipare basterà inviare un sms gratuito dal tuo smartphone con scritto “Fiducia sì” o “Fiducia no”. Nota bene: in caso di sms “Fiducia sì” riceverai un sms con faccina sorridente e la suoneria di “Clap and Jump for Renzi”, la simpatica canzonetta eseguita dai bambini di Siracusa in onore del giovane premier.

Conseguenze – La nuova app “Matteo-Renzi-Premier” sta avendo notevoli conseguenze sulla politica nazionale. I poveri bersaniani, non avvezzi ai social networks, per comunicare usano ancora ciclostilati, comunicati politici ed i caratteristici tazebao murari, certamente affascinanti ma non in linea con tempi di velocità e cambiamento. Per questo l’intera corrente, compreso Gianni Cuperlo che si ostina ad usare come telefono un Nokia 3210, è stata rinchiusa in un Apple Store di Roma per un corso di aggiornamento intensivo di 72 ore sulle nuove tecnologie, tenuto da Renzi in persona.

 

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L'autore: Maurizio Belli

Aspirante giornalista nato ventisette anni fa a Firenze, e quindi polemico di natura. Ideatore e autore del sito di satira politica e sociale www.divisivo.it
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