Jean Todt: “la Formula 1 è malata!”

Pubblicato il 11 Aprile 2014 alle 17:37 Autore: Lorenzo Stella

Jean Todt, presidente della FIA in carica dal 2009, si trova attualmente a dover affrontare non pochi problemi, tutti causati dalla Formula 1.

Il campionato mondiale di F1 2014 è iniziato male e sta proseguendo peggio: gare sempre più noiose e motori ben poco arrembanti – quasi soporiferi – stanno facendo storcere il naso ai tifosi, ma non ci sono solo quei problemi. L’acidità di stomaco di Todt è causata, oltre che dagli sbadigli dei tifosi, da gravissime questioni di tipo economico e finanziario. Ad inizio aprile il numero 1 della FIA ha dichiarato alla testata tedesca “Welt am Sonntag” che c’è il serio rischio di perdere delle scuderie rinomate ormai strozzate dagli elevatissimi costi del circus. “Ho parlato a lungo con i rappresentanti di diverse squadre e vogliono che si arrivi a una limitazione dei costi. I team sono arrivati da me e da Ecclestone, implorandoci di introdurre il budget cap. La Lotus ci ha confessato di non essere in grado di pagare i piloti; anche Wiliams e Sauber hanno lo stesso problema”.

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Grane a non finire e, in più, continua a piovere sul bagnato: secondo “Autosprint” Todt vorrebbe rivedere la regola dell’assegnazione dei doppi punti in occasione dell’ultima gara del mondiale. La trovata dei doppi punti – mai particolarmente apprezzata dal manager francese – fa mugugnare anche gli appassionati, sempre più distanti da questa Formula 1. “È una cosa che avevamo voluto riconsiderare con il Gruppo Strategico, perché ha avuto una reazione molto negativa da parte degli appassionati, che personalmente mi ha stupito perché non mi sembrava un cambiamento così grande – spiega Todt – Ma per poter davvero cambiare questa regola serviva un accordo unanime. E quando abbiamo avuto l’incontro per decidere, questo non c’è stato. Non mi chiedete chi ha detto sì e chi ha detto no. Fatto sta che alla fine non ho potuto far altro che dire: “Va bene, vedremo alla fine della stagione quale sarà stata la reazione”. In ogni caso dobbiamo ascoltare e tenere in considerazione quello che vogliono gli appassionati”

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Sembra quindi definitivamente chiusa la stagione in cui la Formula 1 riusciva a combinare la sua funzione primaria, spettacolo automobilistico, con quella secondaria, ricerca e sviluppo tecnologico. Oramai la sfera tecnologica domina il circus a discapito dello spettacolo e delle naturali attitudini dei piloti. Insomma, quei Gran Premi che qualche irriducibile tenta di guardare la domenica – solo su Sky praticamente – non sono che l’ombra della Formula 1 appassionante e divertente. Todt non va per mezzi termini e conclude: “La Formula 1 è in terapia intensiva e il tempo sta passando inesorabilmente. Entro la fine di giugno, dovremo trovare una soluzione al problema, il tempo stringe”.

L'autore: Lorenzo Stella

Nato a Carmagnola (TO) il 3 ottobre del 1992, studio presso l'Università degli studi di Torino, corso di laurea in Scienze politiche e sociali. Scrivere è, da sempre, la mia più grande passione e, dopo aver scritto per alcune testate sportive locali, ho iniziato a scrivere per la testata on-line Termometro Politico nel maggio del 2013. Da febbraio del 2014 ricopro il ruolo di Vice-caporedattore della sezione sportiva di Termometro Politico.
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