Fisco, nel 2015 arriva il 730 precompilato

Pubblicato il 2 Gennaio 2015 alle 13:38 Autore: Redazione

Modello 730: il 2015 appena iniziato potrebbe portare a una mini rivoluzione per circa 20 milioni di pensionati e lavoratori dipendenti.

Il condizionale, però, è d’obbligo, viste le molte incertezze che permangono sul piano logistico e procedurale. La novità più rilevante arriva in seguito al decreto sulle semplificazioni fiscali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 novembre, avente ad oggetto la possibilità, da parte dei contribuenti, di consultare direttamente da casa il proprio modello 730 precompilato, semplicemente dotandosi di credenziali di accesso fornite dall’Agenzia delle Entrate. Entro il 15 aprile, gli italiani riceveranno il modulo.

In ogni caso, le possibilità di raggiungere una completa informatizzazione delle dichiarazioni dei redditi. Essendo infatti queste ultime relative all’anno 2014, nei modelli che verranno inviati ai contribuenti non saranno presenti le spese mediche, il cui ammontare verrà conteggiato solo a partire dall’anno 2015. Pertanto, secondo le stime, circa il 90% dei modelli 730 precompilati dovranno essere necessariamente modificati, in quanto contenenti le detrazioni delle spese sanitarie.

Quanto ai controlli, con il nuovo procedimento semplificativo sarà verificata la veridicità di tutte le dichiarazioni modificate o integrate, e nel caso dovessero essere rilevati elementi non corrispondenti al vero, a farne le spese saranno i CAF e gli studi commercialisti che assistono il contribuente in questione, i quali riceveranno ammende e sanzioni . Una decisione, questa, che ha suscitato non poche polemiche tra gli interessati, i quali non sono affatto d’accordo con l’aumento del carico di lavoro (nonché di responsabilità) a loro addebitato.

730 pre

Il progetto, comunque, è – almeno per ora – in fase sperimentale. Non è escluso quindi che potranno succedersi nei prossimi mesi ulteriori modifiche finalizzate a razionalizzare ancor più il sistema, per venire incontro sia alle istanze dei cittadini che alle esigenze degli operatori. L’intento, come si legge nello speciale di repubblica.it sul 730 precompilato, è quello di avere a che fare non più con un “Fisco spauracchio”, ma con un “Fisco amico”. E in una fase dura e delicata come quella corrente, alleggerire una burocrazia complessa e pesante sarebbe di grande aiuto al contribuente.

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