Uva, Figc: “Ottimismo sulle riforme del calcio, pericolosi i tagli”

Pubblicato il 19 Gennaio 2015 alle 14:47 Autore: Stefano Merlino
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C’è cauto ottimismo tra le aule del governo del calcio italiano. A dirlo è Michele Uva, il direttore generale della Figc, ospite questa mattina della trasmissione radiofonica Radio anch’io sport. Secondo il braccio destro del presidente Carlo Tavecchio, “la strada intrapresa è quella giusta, bisogna soltanto credere nel rinnovamento e nella crescita”. Nel corposo intervento di Uva, c’è spazio non soltanto per i tagli imposti dal Coni, ma anche per la riforme e per la goal line technology, il tormentone di quest’ultimo periodo.

“NON SIAMO DISFATTISTI” – Nonostante la crisi stia colpendo pesantemente il nostro calcio, tra società che spariscono e stadi semivuoti, “non bisogna essere disfattisti”. E’ questo il diktat di Uva, brillante e navigato dirigente federale che esalta le nostre eccellenze e ricorda come non sia passata un’eternità dall’ultimo trionfo mondiale: “Abbiamo vinto quattro mondiali, l’ultimo dei quali nel 2006, non è poi passato così tanto tempo, e non dimentichiamoci che abbiamo i migliori arbitri ed allenatori al mondo”. Insomma, è giunto il momento di “credere nelle riforme, alcune delle quali già approvate e che porteranno ad un sistema più sano e solido”.

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TAGLI, CAMPIONATI E NAZIONALE – Negli ambienti federali si è discusso molto (e si discuterà ancora a lungo, ndr) dei tagli al calcio che porteranno ad un risparmio piuttosto importante. “Fino a qualche anno fa” ricorda Uva, “la Federazione aveva 40 milioni di Euro di contributi in più dal Coni, mentre ora se ne ritrova molti meno da investire con intelligenza ma non toglieremo un centesimo ai settori giovanili, il nostro tesoro”.

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Sul punto inoltre, già il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, aveva lanciato l’allarme: “Con meno soldi agli arbitri italiani ci sarà meno qualità nei nostri campionati, poiché non potremmo più investire tanto sulla preparazione tecnica”. La riforma dei campionati di A, B e Lega Pro viene definita da Uva “necessaria per avere più omogeneità e con le regole per l’ammissione alle competizioni non ci saranno più fallimenti”. E’ positivo il bilancio dei primi mesi di Antonio Conte sulla panchina della Nazionale, “anche se serve la collaborazione di tutti”.

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“DECIDA LA LEGA CALCIO” – Spazio infine, all’argomento principe di queste ultime settimane: la goal line technology. “Non è competenza nostra” avvisa Uva, “perché sarà la Lega Calcio a decidere se introdurre o no la tecnologia, ma se dovesse vincere il sì, allora pretendiamo che in tutti gli stadi di A e B ci sia”.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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