Corruzione, Cantone: “Legge Severino da cambiare. Segnalazioni? Ancora troppo poche”

Pubblicato il 2 Luglio 2015 alle 16:30 Autore: Redazione
cantone raffaele

Il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone ha presentato oggi in Parlamento la classica relazione annuale per fare il punto della situazione riguardo il panorama italiano. La strada per un’efficiente lotta alla corruzione è ancora lunga nonostante il 90% delle 1300 amministrazioni prese come oggetto di studio abbiano messo a punto un piano per arginare un fenomeno considerato senza giri di parole ‘tumore sociale’, un qualcosa di ‘sistemico’ inserito molte volte all’interno di un “sistema gelatinoso” in cui non si distinguono corrotti e corruttori. Com’è vanno le cose in Italia? “La maggior parte delle segnalazioni all’Autorità nazionale anticorruzione (circa il 68%) viene inviata a titolo personale – si legge nel testo – ma il sistema del whistleblower stenta a decollare sia perché la tutela normativa non viene ritenuta efficace, sia per la scarsa propensione alla segnalazione spesso concepita come delazione”.

Una possibile soluzione per fare ingenti passi avanti contro questo pericoloso fenomeno sociale sarebbe quella di riformare la burocrazia, troppo spesso asfissiante e ‘invasiva’ nonché humus perfetto per il proliferare di eventi scomodi. Non solo: l’appello va anche alla politica che deve essere “onesta, autorevole e credibile e che ‘scelga di stare dalla parte giusta”. La ricetta prevede inoltre che ‘la corruzione’ non possa “essere affrontata in modo unilaterale ma richiede interventi plurimi e contestuali; una repressione che funzioni, una prevenzione capace di inserire nel sistema gli anticorpi e un cambiamento culturale che comporti una maggiore consapevolezza dei cittadini”.
Nel mirino di Cantone sono finiti due temi di rilievo: il settore delle infrastrutture e la Legge Severino. Per quanto riguarda il primo punto “si rileva un quadro critico nel quale la fase realizzativa continua ad essere caratterizzata da forti ritardi e contenziosi, dall’apposizione di varianti e riserve” mentre per il secondo non sono passate inosservate “problematiche e dubbi applicativi in quanto la legge Severino e le norme attuative sono strumenti centrali di prevenzione, ma servono interventi legislativi per consentire una loro reale efficacia ed utilità”.

Corruzione, Boldrini: “I politici corrotti vanno isolati”

Infine il presidente dell’A.N.AC. ha tirato le somme di quanto attuato provando nello stesso tempo ad intravedere le sfide future: “L’autorità ha provato in questo anno trascorso a mettere in campo molte azioni; la sua presenza non solo non è passata inosservata, ma ha goduto di un’ampia esposizione mediatica. Ci aspettano nel prossimo periodo sfide da far tremare i polsi”. La presentazione dell’intero documento è stato preceduto dalle parole del presidente della Camera, Laura Boldrini secondo cui “i politici corrotti vanno isolati. La corruzione è così pervasiva che non risparmia nessun settore; i fatti smentiscono un’altra rappresentazione di comodo per cui la corruzione riguarda solo la politica”.

Giuliani Federico

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