Pompei chiusa per assemblea sindacale, turisti non avvertiti restano fuori sotto il sole

Pubblicato il 24 Luglio 2015 alle 14:08 Autore: Giuseppe Spadaro
referendum costituzionale primo piano ministro franceschini

Una riunione sindacale, un mancato avviso ed i turisti lasciati fuori dagli scavi di Pompei. Sono gli ingredienti di ciò che è avvenuto stamattina mandando su tutte le furie il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Un “danno incalcolabile” la chiusura degli scavi di Pompei oggi per un’assemblea convocata all’improvviso. È il commento del ministro Franceschini, che sottolinea il rischio di vanificare i risultati raggiunti. E aggiunge: “Chi fa così, fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa del male al proprio Paese”.

Intervento del soprintendente

Il soprintendente di Pompei, Ercolano e Stabia Massimo Osanna ha aperto materialmente i cancelli intorno alle ore 10.00 prendendosi la briga di contrattando con i funzionari della Soprintendenza la garanzia della custodia delle Domus. Nel frattempo fuori dagli scavi si sono accalcate migliaia di persone, con inevitabili tensioni e proteste.

scavi di pompei

L’assemblea dei sindacati Fp Cisl, Filp e Unsa è durata sino alle ore 11.00, a partire dalle ore 9.00. Oggetto del contendere i turni ed il personale da utilizzare per il regolare svolgimento delle aperture presso gli scavi di Pompei.

 

 

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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