Riforme, l’Ocse promuove l’Italia a pieni voti

Pubblicato il 10 Novembre 2015 alle 11:30 Autore: Giuseppe Spadaro
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“Le riforme istituzionali avranno conseguenze dirette e forti sull’economia. Modificano radicalmente l’immagine dell’Italia di fronte agli investitori esteri e, credo, anche di quelli italiani”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse. “Noi, e io personalmente, abbiamo lavorato con Berlusconi, con Monti, con Letta, sono dieci anni che collaboriamo. Tutte le volte ci siamo ripetuti: bisogna per prima cosa ridare credibilità all’Italia, renderla un partner solido, affidabile, efficiente. Mi ricordo le riunioni interminabili con il nostro capo economista Padoan, che ora è vostro ministro, e i vostri governanti. Ma non se veniva a capo. Ora invece ce l’avete fatta” sottolinea.

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Gurria (Ocse): la politica per l’economia è tutto

“La riforma del Senato e la legge elettorale creano le condizioni per impiantarvi sopra una ripresa solida, quale era impossibile con un sistema politico incartato e farraginoso dove far passare una legge era un’impresa immane”. “Per il Jobs act ci è voluto un anno, per le prossime ho fondati motivi per sperare che basterà molto meno. E il governo mi sembra adeguatamente motivato per disboscare l’intrico dei decreti attuativi. La politica per l’economia è tutto. Se è ‘frenante’ non c’è effetto-mercato o boom delle piccole industrie che tenga. Se è essa stessa un vettore di rinnovamento e di energia, la fiducia si diffonde e si allarga”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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