Parigi, l’ammissione di Bertinotti: “La sinistra non c’è perché in Europa è politicamente morta”

Pubblicato il 20 Novembre 2015 alle 12:44 Autore: Redazione
Bertinotti, Parigi, sinistra, primo piano dell'ex presidente della camera con sigaro tra le dita e occhiali da vista sulla fronte

Un’analisi su quanto sta avvenendo in Francia, dopo le stragi di sabato, da parte di Fausto Bertinotti. L’ex Presidente della Camera al Mattino afferma: “La sinistra non c’è perché in Europa è politicamente morta”. “Dopo la frase di Rossana Rossanda verrebbe da dire: se non lo sa lei come posso saperlo io? Ma la ricerca è obbligatoria e giunge la conferma di un tesi drammatica su cui lavoro da tempo: la scomparsa della sinistra in Europa, politicamente morta tanto che ogni grande evento di questi anni purtroppo lo conferma”.

Bertinotti critica Hollande: “Si recupera il peggio della tradizione nazionalista”

Su Hollande presidente di sinistra che va ala guerra, Bertinotti è molto critico: “Limitiamo il campo dell’analisi: direi piuttosto che il presidente francese è esponente di una forza di governo che deriva dalla tradizione della sinistra ma oggi è tra i leader di partiti che hanno subito nell’ultimo decennio una mutazione genetica tale da trasformarsi. Non sono appassionato dei dibattiti terminologici ma parliamo di forze del governo e non nel governo. È lo stare al potere che le plasma, non i partiti a dare il segno. E così in Francia si recupera anche il peggio della tradizione nazionalista per mostrare il petto gonfiato”.

“Per smontare la tesi della Francia aggredita basterebbe riflettere sul fatto che non tutti i morti di venerdì scorso sono francesi ma tutti gli assassini lo sono. La situazione è molto più drammaticamente complessa”.

Bertinotti, Parigi, sinistra, Fausto Bertinotti durante un dibattito tv con il fodero degli occhiali al collo con giacca e cravatta

C’erano una volta i movimenti di pace

“Siamo lontani anni luce – ammette Bertinotti –  dai grandi raduni di massa, ma esperienze e soggettività pacifiste vivono in Europa a partire da quelle che si raggruppano nel cattolicesimo sotto il pontificato di Papa Francesco. Non c’è però solo questo: vi sono esperienze sociali e comunitarie molto diffuse che pur non avendo la forza di una volta, quella che veniva chiamata la seconda potenza del mondo, restano significative. È la sinistra alternativa, quella presente nelle istituzioni, a essere in difficoltà perchè non è in grado di far valere una sua efficacia”.

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