Controlli Brennero, servono davvero?

Pubblicato il 28 Aprile 2016 alle 17:07 Autore: Redazione
controlli brennero, austria

Controlli Brennero, servono davvero?

La decisione dell’Austria di istituire controlli di confine al Brennero per fronteggiare l’emergenza migranti è figlia dell’esito delle presidenziali austriache di domenica che hanno visto vincere al primo turno il candidato dell’ultradestra Norbert Hofer.

Una decisione politica che rischia però di creare più danni che soluzioni. Vediamo quali.

Controlli Brennero, i danni economici

Il primo danno riguarda l’economia. Dal Brennero, ogni anno, transitano 29 milioni di tonnellate di merci trasportate su camion e 12 su treni. “Un terzo delle merci che entrano e escono dal nostro Paese – fa sapere la Cgia di Mestre – passano per il valico. Un blocco costerebbe all’Europa 94 miliardi l’ anno. All’Italia 10  miliardi”.

Controlli Brennero, traffico in aumento

Il secondo concerne il traffico. Scrive il Corriere:

L’ autostrada, subito all’ingresso in Austria, vedrà una velocità massima ridotta a trenta chilometri all’ora e la divisione della carreggiata in quattro corsie, metà per i camion e metà per le macchine, così da facilitare l’«esame» dei poliziotti che, al Brennero, cresceranno di numero (in arrivo 250 agenti) e che potrebbero, in casi di emergenza, ricevere il sostegno dei soldati dell’ Esercito. Non si esclude, per incrementare ulteriormente la «linea di difesa», l’ allestimento di una barriera (una rete metallica o transenne alte 4 metri per 370 metri totali) che tagli l’ autostrada. Sulla strada statale che attraversa il paese Brennero, gli «ostacoli» saranno rappresentanti da cordoni della Polizei.

Controlli Brennero, servono davvero?

Una domanda sorge spontanea. La scelta di controlli di confine è solo una trovata elettorale o fonda le sue radici su un problema davvero reale? I dati rilasciati ieri dal governo italiani farebbero propendere per la prima opzione. Nel 2015 infatti sono state 3143 le persone che hanno varcato il confine dall’Austria verso l’Italia. Nei primi quattro mesi del 2016, i migranti arrivati dalla stessa rotta sono stati invece 2051, ovvero il 65% in più rispetto al totale di un anno fa.

L'autore: Redazione

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