La Pasqua ortodossa porta il “fuoco sacro” in tutto il mondo

Pubblicato il 4 Maggio 2016 alle 09:25 Autore: Gabrielis Bedris
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La Pasqua ortodossa porta il “fuoco sacro” in tutto il mondo

Domenica, dalla Grecia alla Russia, i cristiani ortodossi di tutto il mondo hanno commemorato la Pasqua con la cerimonia del fuoco, agnello arrosto, torte e processioni, e, mentre in base al calendario gregoriano molti cristiani hanno omaggiato l’avvenimento il 27 marzo, i seguaci ortodossi, che utilizzano il calendario giuliano, hanno onorato la ricorrenza più tardi.

La Pasqua ortodossa commemora la risurrezione di Gesù Cristo e condivide somiglianze con le celebrazioni cristiane occidentali: le tradizionali e uniche uova colorate di fronde di palma segnano l’inizio delle vacanze, che alcuni chiamano “Pascha”, dalla traslitterazione greca.

La Pasqua ortodossa nel mondo

Ci sono circa dai 200 ai 300 milioni di cristiani ortodossi in tutto il mondo, con un largo seguito in Europa orientale e nei Balcani.
Il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro Dmitry Medvedev hanno partecipato nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, alla messa di mezzanotte officiata dal Patriarca Kirill, il capo della più grande chiesa ortodossa del mondo, alla presenza di circa 5.000 persone, ha riferito RT.

In Grecia, i fedeli hanno partecipato alla messa con le candele accese del “fuoco sacro” arrivato con un aereo dalla Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme – costruita dove Gesù è stato crocifisso e risorto – e accolto all’aeroporto di Atene con gli onori dovuti ad una visita di un capo di stato straniero. A Gerusalemme, il Patriarca Teofilo ha consegnato la fiamma a tutte le delegazioni delle chiese ortodosse del mondo.

I fuochi d’artificio in Grecia, nonostante la disapprovazione ufficiale della Chiesa greco-ortodossa, sono una parte essenziale dei festeggiamenti e sull’isola greca di Chios, nell’Egeo orientale, due parrocchie del villaggio di Vrontados hanno inscenato, attirando i visitatori di tutto il Paese, una spettacolare finta guerra di fuochi d’artificio.

In Siria, i soldati e i piloti russi hanno celebrato la messa in un tempio vicino all’improvvisata base aerea russa di Hmeimim.
Il suono della campana ortodossa, che annuncia la risurrezione del Signore sul territorio di una base aerea russa, è stato diffuso per la prima volta sulla terra siriana – riporta una nota del ministero degli affari esteri russo.   

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In Ucraina, dove la Russia ha sequestrato la regione della Crimea nel 2014 e continua a sostenere un’insurrezione che occupa gran parte di due regioni orientali, i fedeli sono accorsi al Duomo di Kiev per consacrare i dolci e le uova finemente dipinte, mentre i bambini hanno sfoggiato i colorati vestiti dei costumi nazionali. Per le strade di Kiev, le tradizionali uova di Pasqua ucraine, note come pysanky, hanno fatto da bella mostra e cornice alle enormi folle di turisti. Nel Donbas ucraino, un armistizio recentemente concordato tra il governo e i separatisti filo russi, è stato violato proprio nel momento in cui entrava in vigore. Due soldati ucraini sono stati uccisi e diversi soldati sono rimasti feriti, ha segnalato il portavoce del governo, aggiungendo che i separatisti avevano bombardato diverse località durante tutta la notte.

Pasqua: una continua ricerca di pace

In Medio Oriente, la culla del cristianesimo, i cristiani che sono una minoranza, hanno rapporti spesso difficili con la maggioranza musulmana, hanno visto le perenni tensioni con conseguenze anche mortali.

Noi innalziamo la preghiera ai membri della comunità ortodossa che sono perseguitati per la loro fede e sono sottoposti ad atti indicibili di violenza, cerchiamo la liberazione di coloro che sono stati rapiti – ha esortato in un comunicato il ​​presidente americano Barack ObamaRicordiamo coloro che sono stati cacciati dalle loro terre e che hanno visto le loro istituzioni religiose profanate o distrutte … noi ci impegniamo a continuare il nostro lavoro per garantire a tutte le persone una vita di pace, in giustizia e libertà”.

L'autore: Gabrielis Bedris

Nato a Vilnius in Lituania, ho esercitato la professione di avvocato per 25 anni, ora opero come consulente giuridico in Ucraina, Kiev. Iscritto all’ordine dei giornalisti in Ucraina, collaboro in Italia con Termometropolitico e altre riviste, scrivo giornalmente sul mio blog: bedrisga.worldpress.com
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