Tari: le città dove si paga di più

Pubblicato il 10 Agosto 2016 alle 14:37 Autore: Redazione
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Tari: le città dove si paga di più

Le tasse purtroppo per i contribuenti sono in costante aumento. Un esempio, è quello della Tari che, come riporta il portale La legge per tutti, secondo un recente studio condotto dalla UIL ha avuto una cresciuta in media di 72 euro annuiLa Tari, è la tassa comunale sui rifiuti: entrata in vigore con la Legge di stabilità del 2014, ha sostituito la Tares. A pagare la tassa, sono gli inquilini, al di là che siano proprietari oppure affittuari dell’immobile preso in esame.

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Tari: le città dove si paga di più

Andando a dare uno sguardo ai dati è possibile notare come: tra il 2012 e il 2016 la tassa sui rifiuti ha registrato un aumento del 32,2% annuo. Solo nell’ultimo anno, l’aumento è stato meno consistente, attestandosi sullo 0,4%. Lo studio effettuato dal servizio di politiche della UIL è incentrato su 94 Comuni – capoluoghi di provincia – sulla base di una famiglia formata da quattro componenti che vivono in una casa di 80 metri quadrati. Da quest’ultimo è emerso come le famiglie italiane, per il 2016, pagheranno in media 295 euro annui rispetto ai 294 dello scorso anno, a fronte di un aumento di 20 euro rispetto al 2012.

Inoltre, la città più cara è Benevento, con i suoi 473 euro all’anno, seguita da Pisa con 456 euro all’anno, poi da Salerno e Grosseto dove rispettivamente si paga per la tassa sui rifiuti 462 e 450 euro annui. Tra le città metropolitane, emergono i dati di Napoli con i suoi 436 euro e Reggio Calabria dove la tassa costa ai contribuenti 431 euro.

La media nazionale, si abbassa grazie a comuni come Belluno dove si paga 150 euro all’anno e Novara con i suoi 166 euro annui. Tra i comuni più virtuosi al sud troviamo Vibo Valentia dove la Tari costa 176 euro all’anno.

La tassa è stata da sempre al centro di numerose polemiche, in particolar modo, per i criteri con cui questa viene pagata: ad esempio al rapporto che intercorre tra i metri quadrati dell’immobile e la reale quantità di immondizia prodotta. Proprio per questo, ad esempio a Biella, è stata introdotta la Tarip, tariffa rifiuti puntuali. Questa viene pagata tenendo conto dei componenti del nucleo familiare e del peso di rifiuti indifferenziati prodotti. Un metodo più preciso con cui calcolare l’imposta.

Giacomo Tortoriello

L'autore: Redazione

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