Mondiali: la manita che segna la fine del regno di Spagna

Pubblicato il 14 Giugno 2014 alle 14:52 Autore: Stefano Merlino
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E’ ancora troppo presto per emettere sentenze, ma quanto visto in Brasile può rappresentare la fine di un’era. La Spagna, umiliata dall’Olanda con una semplicità disarmante, ha vissuto la notte più drammatica del suo regno, iniziato ufficialmente con la vittoria degli Europei del 2008. L’avventura brasiliana delle Furie Rosse, demolite dagli Orange nel remake della finale dei Mondiali sudafricani del 2010, può trasformarsi in un incubo.

MANITA – Non festeggia solo l’Olanda che finalmente si vendica sugli spagnoli quattro anni dopo quella terribile notte sudafricana. Una notte come quella di Salvador de Bahia la aspettavano anche tutte le vittime dell’infernale tiki taka e di quel nuovo modo di giocare imposto dai luminari del calcio iberici.

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Geni indiscussi dello sport più amato al mondo che ora non vengono più celebrati dall’arrogante stampa spagnola, che troppo spesso ha goduto delle disgrazie altrui. Sul web si scatenano i tifosi olandesi e anche italiani, che, in attesa dell’incerto esordio dell’Italia contro l’Inghilterra, se la ridono di gusto. La nostra antisportività politicamente scorretta non è, certo, da esempio soprattutto  per i più piccoli, ma non dimentichiamoci la notte di Kiev..

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“DITECI CHE NON E’ VERO” – La notte spagnola non è stata bagnata da fiumi di birra e sangria, ma da tante lacrime. In tutta la Spagna si è vissuto un dramma sportivo senza precedenti e nelle piazze l’atmosfera è quasi di lutto. “Umiliati dall’Olanda”, “La peggior sconfitta di sempre”, intitolano i principali quotidiani che, ora, chiedono a gran voce delle spiegazioni. I Campioni in carica, dopo un inizio coraggioso, sono improvvisamente crollati atleticamente e mentalmente, vittime di un pericoloso black out. Ora, contro il Cile e l’Australia non è ammesso nemmeno il pareggio.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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