Prima ti sposo, poi ti conosco: in onda su Real Time “Matrimoni al buio”

Pubblicato il 16 Giugno 2014 alle 14:57 Autore: Nadia Ruggiero

“State per assistere a un esperimento che si concluderà con tre matrimoni combinati. I partecipanti sono tutti single e hanno provato praticamente di tutto per trovare l’amore.” Non essendoci riusciti, “hanno accettato di seguire le direttive di un team di esperti e sposare un perfetto sconosciuto, mai visto né sentito prima, e vivere come marito e moglie per quattro settimane. Se sboccerà l’amore durante questo lasso di tempo, l’esperimento avrà avuto successo. Altrimenti i due divorzieranno.”

Così viene presentato “Matrimoni al buio”, il programma che ha debuttato venerdì scorso e che sarà trasmesso le prossime settimane alle 23:05 su Real Time. Sia lo sposo che la sposa scelgono l’abito da indossare il giorno delle nozze e si presentano all’altare, ma fino a quel momento i due non si conoscono e dovranno pronunciare il fatidico sì praticamente a scatola chiusa. Ad accoppiarli è stato un team di “esperti”, psicologi e antropologi che hanno esaminato le possibili affinità dei candidati mediante somministrazione di test e interviste in profondità.

Matrimoni al buio

Così, dopo una serie di relazioni intraprese spontaneamente senza vedere coronato il proprio sogno, i sei protagonisti dello show di Real Time – dal titolo originale Married at first sight – si giocano il tutto per tutto, al punto da infilarsi l’anello al dito senza sapere niente del proprio partner. I novelli sposi cominceranno la conoscenza soltanto dopo il matrimonio, durante la luna di miele e l’inizio della vita coniugale, seguiti dalle telecamere nei primi momenti di intimità e di crisi. Nel complesso sei settimane per capire se vogliono rimanere sposati o divorziare.

“Matrimoni al buio” è solo l’ultimo di una serie di format televisivi che portano sullo schermo aspetti generalmente riservati alla sfera privata delle persone, coinvolgendo i partecipanti in situazioni sempre più estreme.

In “Celebrity bisturi!”, programma trasmesso su Italia 1 nel 2009, venivano riproposti gli interventi di chirurgia plastica subiti da Brigitte Nielsen l’anno precedente su quasi tutto il corpo. “Fear factor”, reality game show passato da Sky a Mediaset, vede i concorrenti sfidarsi in prove pericolose e stomachevoli, come stendersi su letti di serpenti o cibarsi di insetti. Negli ultimi giorni il canale televisivo statunitense Lifetime ha annunciato l’uscita di “Born in the wild”, un reality in cui alcune donne in gravidanza danno alla luce i propri bambini in mezzo alla natura e senza alcuna assistenza medica.

Le prossime puntate di “Matrimoni al buio” diranno se la “scienza” riuscirà laddove l’istinto ha fallito. Intanto c’è da chiedersi cos’altro si inventeranno le produzioni televisive per sbalordire gli spettatori e tenerli inchiodati davanti al teleschermo.

Nadia Ruggiero

 

L'autore: Nadia Ruggiero

Di origini campane, si è specializzata in Mass Media e Comunicazione presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II e ha conseguito il master Social Media Marketing & Digital Communication alla IULM di Milano. Giornalista pubblicista iscritta all'Albo, per la testata online Termometro Politico ha inaugurato le rubriche culturali e contribuito alla redazione di numerosi articoli. Come addetta stampa ha curato una campagna di comunicazione per il lancio di un progetto musicale basato sul crowdfunding. Vive e lavora a Bologna.
Tutti gli articoli di Nadia Ruggiero →