Strage di capodanno Istanbul: ISIS rivendica l’attentato e si prepara per bioterrorismo

Pubblicato il 2 Gennaio 2017 alle 10:07 Autore: Alessandro Faggiano
isis, turchia

Strage di capodanno a Istanbul: ISIS rivendica l’attentato

La Turchia saluta nel peggiore de modi l’arrivo del nuovo anno. L’attentatore ha aperto il fuoco in una discoteca di Istanbul. La strage si consuma nella notte, mentre l’Europa festeggia, balla, canta e prova ad esorcizzare il mostro del terrorismo. I piani della cellula terroristica, però, hanno fatto risvegliare immediatamente il vecchio continente. Il 2016 (anno caratterizzato da una lunga scia di attentati) non segna la fine dell’incubo, anzi. Lo Stato Islamico prova a mandare un forte messaggio al mondo, assicurando che questi è ‘più vivo che mai’: proprio in mattinata (2 gennaio) l’ ISIS ha rivendicato la paternità dell’attentato attraverso il suo canale informativo, Amaq. Nonostante le ingenti perdite territoriali, i ‘lupi solitari’ e le cellule fondamentaliste sono in perenne stato di allerta e pronte all’azione.

ISIS, tra sconfitte militari e la pianificazione di attentati con armi chimiche

La ‘coalizione crociata’ (così definita dai fondamentalisti dell’ISIS) ha riportato una serie di importanti vittorie durante gli ultimi mesi del 2016. Basti pensare alla riconquista di Aleppo – sfregiata tragicamente da anni di guerra civile – che, dopo oltre cinque anni, è stata finalmente liberata. Il governo di Assad ha ripreso il controllo della ‘capitale del Nord’ e la popolazione civile rimasta intrappolata nella città può finalmente essere evacuata.

L’ISIS ha subito ingenti perdite militari (oltre che economiche). Tanti fondamentalisti hanno perso la vita in Siria e Iraq. La politica della guerra ha, insomma, ridotto l’hard power dello Stato Islamico. Tuttavia, il pericolo – per Europa, Africa e Medio Oriente – è tutt’altro che scomparso. L’ISIS prepara ulteriori attacchi e, secondo il ministro per la sicurezza, Ben Wallace (Inghilterra) “lo Stato Islamico starebbe lavorando per realizzare attentati bioterroristici. “L’utilizzo di armi batteriologiche potrebbe portare ad una drammatica ascesa del numero di vittime. I servizi di intelligence dei paesi europei sono all’opera, incessantemente, per scongiurare una possibilità così nefasta.

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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