Prestazione occasionale: contratto soggetto a sanzioni, le novità

Pubblicato il 21 Agosto 2017 alle 14:45 Autore: Guglielmo Sano
prestazione occasionale

Prestazione occasionale: contratto soggetto a sanzioni, le novità

In una recente circolare dell’ispettorato del lavoro sono arrivate nuove indicazioni in merito alle sanzioni che potrebbero colpire gli utilizzatori di prestazioni occasionali. Queste si dovranno intendere come attività che nel corso di un anno non generano compensi superiori ai 5 mila euro. Da considerarsi per ciascun prestatore sulla totalità degli utilizzatori; superiori ai 5 mila euro per ciascun utilizzatore sulla totalità dei prestatori; superiori ai 2.500 euro sulle prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore al medesimo utilizzatore. Inoltre, in un anno, non potrà essere superata quota 280 ore.

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Da precisare che tali prestazioni non potranno essere attivate da alcuni lavoratori. Quelli con i quali l’utilizzatore abbia in corso o cessato da meno di sei mesi un rapporto di lavoro subordinato o Co.Co.Co. Da precisare anche che non potranno essere attivate da utilizzatori che hanno alle dipendenze più di 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato. La restrizione riguarda anche le imprese edili e di settori affini, gli esecutori di appalti e le aziende agricole. Tranne nel caso di pensionati, studenti e percettori di sostegni al reddito nell’anno precedente non iscritti nell’elenco dei lavoratori del settore agricolo.

Prestazione occasionale: contratto soggetto a sanzioni, le novità

Superato il limite economico o temporale il rapporto di lavoro si trasforma in indeterminato a tempo pieno; tale cambiamento si realizza dalla data in cui avviene il superamento. In questo caso sono previste sanzioni civili e amministrative per tutti gli utilizzatori escluse le pubbliche amministrazioni. La “multa” varia da 500 a 2.500 euro per ogni prestazione giornaliera di cui verrà accertata l’irregolarità. Le modalità sanzionatorie vengono applicate nel caso di mancata comunicazione preventiva. A tal proposito, l’ispettorato precisa che, allo sforare dei limiti suddetti, esclusivamente in presenza di precedenti gestiti correttamente si configurerà solo una violazione. Quella dell’obbligo di comunicazione per cui è prevista una sanzione di 833 euro circa per ogni giornata non comunicata.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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