Personale Ata 2017: modello D errato, domande non valide?

Pubblicato il 2 Ottobre 2017 alle 14:06 Autore: Guglielmo Sano
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Personale Ata 2017: modello D errato, domande non valide?

Un appuntamento molto atteso quello con l’aggiornamento delle graduatorie del Personale Ata. Una piccola imprecisione, forse un refuso, nei modelli D non ha mancato di creare preoccupazione. Potrà essere inviata fino al 30 ottobre la domanda di primo inserimento; stessa cosa per l’aggiornamento della propria posizione negli elenchi per le supplenze. Il ministero ha da poco reso disponibili i moduli per completare la prima fase della procedura. Il modello D1 per chi fa richiesta per la prima volta; il modello D2 per chi vuole confermare la propria presenza e aggiornare i propri titoli. Gli aspiranti che hanno compilato i moduli si sono accorti di un errore nell’intestazione. Recitava, infatti, “Domanda di inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia per il triennio scolastico 2017-19”. In teoria, alcuni si sono chiesti, non dovrebbe esserci scritto “triennio scolastico 2017-20”?

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Personale Ata 2017: modello D errato, domande non valide?

Ancor prima di entrare nello specifico è giusto precisare che non cambia nulla. Le domande inviate restano valide; i moduli potranno continuare a essere utilizzati. Inoltre, si sconsiglia di correggere la dicitura dell’intestazione, magari con una penna. Per stare tranquilli, basta leggere il decreto 640 del 30 agosto; in esso si chiarisce come “le nuove graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia sostituiscono integralmente quelle vigenti nel triennio scolastico precedente e hanno validità per il triennio scolastico 2017/18, 2018/19, 2019/20, ai sensi dell’art. 5, comma 6 del Regolamento”. Dunque, non importa se nel modello c’è scritto 2017-19 e non 2017-20. D’altra parte, è possibile che il ministero abbia semplicemente scelto di abbreviare così il triennio pur sempre mantenendo il riferimento agli anni scolastici. Ora, anche se il ministero volesse “correggere” e diffondere dei nuovi modelli non cambierebbe comunque nulla. Insomma, le domande inviate resterebbero valide.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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