Sciopero Ilva: sindacati contro i tagli, tavolo rinviato al Mise

Pubblicato il 9 Ottobre 2017 alle 16:31 Autore: Massimo Borrelli
sciopero Ilva

Sciopero Ilva: sindacati contro i tagli, tavolo rinviato al Mise

Lo sciopero dei dipendenti Ilva, indetto da Fim, Fiom, Uilm e Usbè iniziato alle 7 di questa mattina; ha visto una partecipazione molto alta di dipendenti, i quali hanno presidiato le sedi degli stabilimenti di Taranto, Genova e Novi Ligure. Il motivo dello sciopero è la proposta del nuovo piano industriale previsto con l’acquisizione dell’Ilva da parte della società Am InvestCO. Essa è al momento controllata dal gruppo franco-indiano ArcelorMittal.

Era infatti previsto per oggi un tavolo di discussione proprio su questo al Mise, il Ministero per lo sviluppo economico, ma il ministro Carlo Calenda ha deciso di annullarlo. Ecco il suo tweet:

Sciopero Ilva: le motivazioni

Quello che ha generato l’ennesima protesta da parte dei dipendenti Ilva è stata la conferma, contenuta  nella nuova proposta di piano industriale, dei 4.000 esuberi; di questi almeno 3.300 previsti nello stabilimento di Taranto. Ma non solo: il piano non va a prevedere continuità contrattuale tra vecchia e nuova gestione aziendale, con conseguente perdita di anzianità. I dipendenti andrebbero così anche a perdere le garanzie dell’art. 18 poiché la ri-assunzione avverrebbe con le tutele crescenti del Jobs Act.

sciopero Ilva

Le promesse fatte erano diverse da quanto invece è poi emerso venerdì scorso, quando sono venute fuori le condizioni per il rilancio dell’azienda. “Pacta servanda sunt” è infatti la scritta sugli striscioni degli operai, i quali hanno comunque ottenuto l’appoggio anche delle Regioni, Puglia e Liguria, e dei Comuni di Taranto e Genova. “Sono pronto a mettere in campo tutto quanto nelle prerogative del governo per il rispetto degli impegni presi”, ha detto il ministro Calenda ai sindacati. “Abbiamo incontrato con il viceministro Bellanova l’azienda e abbiamo comunicato che l’apertura del tavolo in questi termini è irricevibile. Soprattutto per quanto concerne gli impegni sui livelli di stipendio e inquadramento su cui c’era l’impegno dell’azienda a rispettare l’attuale situazione”, ha poi aggiunto ai giornalisti.

L'autore: Massimo Borrelli

Nato a Salerno, laureato in Giurisprudenza, ho frequentato il Master in Diritto delle Telecomunicazioni a Madrid. Da sempre appassionato di Politica e Web, sono riuscito a conciliare queste due passioni dedicando il mio tempo libero al Termometro Politico, testata online indipendente e senza bandiere. Seguilo su Twitter @borrellimassimo e su G+ Massimo Borrelli
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