Catalogna: Parlament vota a favore dell’Indipendenza. Dichiarata la DUI

Pubblicato il 27 Ottobre 2017 alle 15:48 Autore: Alessandro Faggiano
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Catalogna: Parlament vota a favore dell’Indipendenza. Dichiarata la DUI

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16:10: Il Senato approva l’applicazione dell’art.155 della Costituzione, che permetterà al governo centrale di esautorare il governo autonomico e limitare il potere del Parlamento catalano.

Il Parlamento catalano ha ufficialmente dichiarato la DUI (Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza). Si è conclusa alle 15:21 la storica votazione nel pleno del Parlament catalán. Una giornata storica, intensa, drammatica, vissuta in maniera diametralmente opposta da indipendentisti e costituzionalisti-unionisti. Con un incredibile colpo di scena, degno di un thriller politico, il presidente della GeneralitatCarles Puigdemont, ha affermato di aver fatto tutto il possibile per dialogare con il governo di Madrid, guidato da Mariano Rajoy. Troppe, per Puigdemont, le pretese del primo ministro spagnolo. La DUI – dichiarata pochi giorni dopo la celebrazione del referendum del primo d’ottobre e sospesa dopo pochi secondi dallo stesso Puigdemont – è stata ufficialmente proclamata dal Parlament. 70 voti a favore; 10 contrari; 2 astenuti. L’opposizione abbandona il Parlament prima della cruciale votazione.

Indipendenza Catalunya: tra legalità e legittimità

Catalogna: vicina l’applicazione del 155

La risposta del governo centrale non tarderà ad arrivare. Per il pomeriggio, è prevista una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri. I popolari sono pronti ad applicare l’art.155 della Costituzione, che permette l’esautorazione dei poteri del governo autonomico come conseguenza di una situazione che lede l’integrità territoriale. L’applicazione dell’art.155 è visto di buon occhio anche dal Rey Felipe VI. Nessuna mediazione, quindi, da parte del monarca. Tutt’altro. Un appoggio che ha spinto Mariano Rajoy a pressare sul President catalano, chiedendo nuove elezioni e la dissoluzione immediata del Parlamento catalano.

Dall’altro lato, gli stessi compagni di partito di Carles Puigdemont hanno criticato la mancanza di polso del Presidente della Catalogna. Come se non bastasse, un gran numero di imprese e banche di alto profilo hanno abbandonato la Catalogna, optando per altre sedi legali all’interno della Spagna. Una serie di segnali, quindi, che lasciavano ben sperare i costituzionalisti in un finale distinto.

Catalogna: le prime dichiarazioni

Il vicepresidente della Generalitat, Oriol Junqueras, afferma attraverso Twitter di “essersi guadagnati la libertà”. Un lemma utilizzato più e più volte dalla propaganda indipendentista. Si attende la reazione del primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, e dei leader dei maggiori partiti del Paese. Ciò che è certo, è che il processo sovranista mette a segno un colpo importante contro il governo della Moncloa.

 

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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