Rinnovo contratto sanità: trattativa per aumento è ferma, i dettagli

Pubblicato il 15 Marzo 2018 alle 09:06 Autore: Daniele Sforza
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Rinnovo contratto sanità: trattativa per aumento è ferma, i dettagli.

La trattativa per aumenti e risposte su risorse economiche legate al rinnovo contratto sanità è in stallo. E rischia di restarci per un po’. Come si apprende da un comunicato intersindacale, infatti, Governo e Regioni hanno rifiutato di fornire risposte certe alle risorse economiche disponibili; questo ha fatto sì che la trattativa per il rinnovo del contratto sanità sia stata messa in un vicolo cieco; dopo 3 riunioni in 3 settimane. Per difendere la dignità degli operatori del comparto, i rappresentanti dei sindacati hanno abbandonato il tavolo politico. E restano in attesa di risposte soddisfacenti. Un allontanamento questo, che va a rappresentare un’estensione dello sciopero. Peraltro recentemente sospeso per senso di responsabilità.

Rinnovo contratto sanità, trattative bloccate: il comunicato intersindacale

Il comunicato che andremo a leggere di seguito è stato firmato da tutti i sindacati del settore. Tra i firmatari spuntano Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, FP Cgil Medici e Dirigenti SSN; Federazione Veterinari e Medici; Fassid, Cisl Medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials Medici; Uil FPL Coordinamento nazionale aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria.

Il comunicato parte subito andando dritto al punto. “Dopo 22 giorni e 3 riunioni, la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria per il triennio 2016-2018 è rimasta inchiodata al punto di partenza; dal rifiuto delle Regioni e del Governo di dare certezza alle risorse economiche disponibili”. Queste risorse, “per quanto palesemente insufficienti rispetto alla perdita subita, non possono essere inferiori a quanto concesso dallo stesso datore di lavoro per altri settori del pubblico impiego e del mondo sanitario”.

Ovviamente ci si focalizza sui 9 anni di blocco contrattuale e salariale. Con un peggioramento delle condizioni del lavoro. Nonostante questo, “non si chiedono più risorse degli altri; ma semplicemente di non averne meno di quanto concesso ad altre categorie professionali del mondo sanitario e della PA”.

Rinnovo contratto sanità: i sindacati abbandonano il tavolo politico

“Appare pretestuoso nascondere dietro un no immotivato del signor MEF una questione economica; la cui soluzione richiede non l’arguzia dell’azzeccagarbugli, quanto il buonsenso e la volontà politica”. Pertanto, nel rispetto e per senso di responsabilità nei confronti dei colleghi che contribuiscono a tenere in piedi i residui della sanità pubblica, “le Organizzazioni Sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria consentono a proseguire il confronto contrattuale in sede meramente tecnica”.

Al tempo stesso, “i legali rappresentati delle Organizzazioni Sindacali, titolari della rappresentatività politica e del potere di firma, abbandonano il tavolo sino a che non si avranno risposte soddisfacenti; per rimarcare con tale allontanamento una protesta che aveva spinto allo sciopero; sospeso per quel senso di responsabilità che la parte datoriale sembra voler umiliare”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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